Umbria al vertice della ricerca: 1,5 milioni all’Università di Perugia

Un significativo impulso alla ricerca scientifica umbra: l’Università di Perugia si è aggiudicata 1,5 milioni di euro nel terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3), un risultato che testimonia l’eccellenza del sistema di ricerca regionale e l’attenzione nazionale verso progetti di frontiera.

Questo finanziamento, parte di un programma dedicato alla ricerca di base più innovativa, si inserisce in un contesto nazionale di straordinaria competitività: su oltre 5.000 proposte valutate dal Ministero dell’Università e della Ricerca, solo 326 sono state selezionate per un investimento complessivo di oltre 432 milioni di euro.

Il progetto umbro, nell’ambito delle Scienze Fisiche e dell’Ingegneria, si distingue per la sua appartenenza alla categoria “Advanced Grant”, destinata a ricercatori di comprovata esperienza e leadership, e rappresenta un investimento strategico per la crescita del capitale intellettuale del Paese.

Questa assegnazione non è un evento isolato, ma il riflesso di una visione politica che riconosce la ricerca come motore imprescindibile di sviluppo economico, sociale e culturale.

La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato come questi finanziamenti rappresentino un sostegno concreto all’innovazione, trasformando aspirazioni audaci in realtà tangibili.
La continuità e la stabilità dei finanziamenti, garantite dalla Legge di Bilancio, sono fondamentali per coltivare un ecosistema della ricerca solido e resiliente, orientato alla cooperazione internazionale e all’integrazione europea.
L’istituzione del nuovo Fondo Unico per la Ricerca rappresenta una pietra miliare, introducendo criteri di selezione trasparenti, calendari di bandi definiti e risorse predefinite, a partire da 460 milioni nel 2025, integrati da ulteriori 150 milioni destinati ai Progetti di Ricerca Inquilini (PRIN), ora banditi annualmente con un finanziamento minimo garantito.

Questa riforma mira a fornire ai ricercatori italiani la certezza necessaria per programmare interventi a lungo termine e raggiungere risultati di eccellenza.
Il futuro della ricerca italiana si preannuncia ricco di opportunità, con la quarta edizione del bando FIS già in programma per il biennio successivo, destinata a consolidare l’impegno nazionale verso la ricerca di frontiera.

L’obiettivo è chiaro: fornire gli strumenti, il tempo e la stabilità necessari per trasformare le scoperte scientifiche in progresso economico e sociale, proiettando l’Italia al centro dell’innovazione globale.

Questa visione ambiziosa si fonda sulla consapevolezza che il capitale umano e la conoscenza sono le risorse più preziose per affrontare le sfide del futuro e costruire un Paese più prospero e competitivo.

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