L’approvazione del Documento di Economia e Finanza regionale (Defr) 2026-2028 in Umbria ha segnato un momento di cruciale dibattito politico, culminato nell’Assemblea Legislativa con un voto che riflette le profonde divisioni presenti nel panorama istituzionale.
La proposta avanzata dalla maggioranza, sostenuta da un fronte ampio composto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verde e Sinistra e gruppo misto Ud-Pp, ha ottenuto 13 voti favorevoli, mentre l’alternativa presentata dalla minoranza non ha raggiunto il sostegno necessario, ricevendo 8 voti contrari.
Questo risultato, ben lungi dall’essere una mera formalità burocratica, rappresenta un’interpretazione divergente delle priorità economiche e finanziarie per il futuro dell’Umbria.
Il Defr, infatti, costituisce il quadro strategico di riferimento per le politiche regionali, delineando obiettivi, interventi e risorse da destinare a settori chiave come infrastrutture, sanità, istruzione, sviluppo economico e sostegno all’occupazione.
Il confronto acceso tra maggioranza e minoranza ha visto l’intervento di consiglieri regionali che hanno espresso le rispettive posizioni.
Il consigliere Melasecche, esponente della Lega, ha sollevato interrogativi sulle scelte programmatiche e sulla loro sostenibilità.
Betti (Pd) ha difeso la visione di un’economia inclusiva e orientata al benessere sociale.
Pernazza (FI) ha espresso preoccupazioni riguardo alla gestione delle risorse pubbliche.
Simonetti (M5S) ha focalizzato l’attenzione sulle necessità di una transizione ecologica e sulla tutela del territorio.
Pace (FdI) ha argomentato a favore di politiche più orientate alla crescita e all’efficienza.
Arcudi (Tp-Uc) ha contestato le scelte di bilancio.
Ricci (AVS) ha evidenziato l’importanza di interventi mirati a favore delle fasce più deboli della popolazione.
La Presidenza dell’Assemblea Legislativa, con la Presidente Proietti, e gli Assessori regionali, De Rebotti e Meloni, hanno partecipato al dibattito, contribuendo a chiarire i punti chiave del Documento e a rispondere alle interrogazioni sollevate.
L’approvazione del Defr 2026-2028, dunque, non si limita a un atto formale, ma rappresenta un posizionamento politico significativo che definisce le linee guida per lo sviluppo dell’Umbria nei prossimi anni.
Le divergenze emerse durante il dibattito sottolineano la necessità di un costante confronto e di una ricerca di compromessi per affrontare le sfide che attendono la regione, assicurando al contempo una gestione efficiente e trasparente delle risorse pubbliche.
Il Documento, ora approvato, dovrà tradursi in azioni concrete, monitorando costantemente i risultati ottenuti e apportando eventuali correzioni di rotta in base all’evoluzione del contesto economico e sociale.






