L’impegno dell’Università del Molise verso la sostenibilità ambientale si concretizza in risultati tangibili, testimoniati dall’attivazione di due impianti fotovoltaici che stanno riducendo significativamente l’impronta ecologica dell’ateneo e generando un risparmio economico considerevole.
La diminuzione delle emissioni di anidride carbonica supera le 100 tonnellate, un dato eloquente che si accompagna a una riduzione dei costi energetici pari a 20.000 euro, cifra destinata a crescere con il consolidamento dell’operatività degli impianti.
Questi progetti non sono interventi isolati, bensì il fulcro di una strategia complessiva, promossa e guidata con determinazione dal Rettore Giuseppe Vanoli, che mira a una profonda revisione del rapporto dell’università con le risorse naturali.
L’approccio si fonda su tre pilastri fondamentali: l’ottimizzazione del consumo energetico, l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici universitari e, crucialmente, la produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’installazione degli impianti fotovoltaici, situati rispettivamente nel secondo e terzo edificio polifunzionale del Campus Vazzieri a Campobasso, rappresenta un passo significativo verso l’indipendenza energetica dell’ateneo e una riduzione della sua vulnerabilità alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia.
L’iniziativa si inquadra in un quadro più ampio di responsabilità sociale e ambientale, che vede l’università impegnata a promuovere una cultura della sostenibilità tra gli studenti, il personale e la comunità locale.
Questa visione strategica non si limita alla mera riduzione dell’impatto ambientale, ma si proietta verso un futuro in cui l’università può fungere da modello per altre istituzioni, dimostrando come la sostenibilità possa essere un motore di innovazione, efficienza e progresso.
L’impegno continuo in questo percorso sottolinea l’importanza di integrare i principi della sostenibilità in ogni aspetto dell’attività accademica e amministrativa, contribuendo a costruire un futuro più verde e resiliente per le generazioni a venire.
La governance universitaria riconosce che la transizione verso un modello energetico sostenibile non è solo una necessità etica, ma anche un investimento strategico nel lungo termine, capace di generare benefici economici, sociali e ambientali duraturi.
