Un uomo di sessant’anni, residente nella provincia di Ancona, è stato destinatario di un provvedimento di allontanamento obbligatorio dal territorio comunale di Jesi, disposto dal questore.
L’episodio, verificatosi nelle settimane recenti all’interno del Polo endoscopico dell’Ospedale Carlo Urbani, ha visto l’uomo sorpreso in un tentativo di appropriazione indebita di beni personali all’interno di uno studio medico.
La decisione del questore, formalizzata attraverso un foglio di via con divieto di rientro fino al 2028, si fonda sulla qualificazione dell’uomo come soggetto socialmente pericoloso.
Tale valutazione non è unicamente legata all’episodio immediatamente precedente, ma emerge da un quadro complessivo di precedenti penali specifici e dalla pregressa applicazione, da parte di altre autorità di pubblica sicurezza, di misure di prevenzione analoghe.
Si tratta di una stratificazione di atti e comportamenti che delineano un profilo di rischio per la comunità.
Il provvedimento si inserisce nel più ampio contesto della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, configurando un intervento preventivo volto a scongiurare la reiterazione di condotte affini.
L’elemento cruciale risiede nell’assenza di un giustificato motivo che possa legittimare la permanenza dell’uomo nel territorio jesino; la sua presenza non è collegata a interessi professionali, familiari o di altra natura rilevante.
La violazione del foglio di via comporta conseguenze legali severe, prevedendo sanzioni pecuniarie e l’applicazione di pene detentive.
La misura, lungi dall’essere una risposta punitiva, si configura come un tentativo di salvaguardia della tranquillità e della sicurezza dei cittadini, applicando un meccanismo di controllo preventivo calibrato sulla base di un’analisi approfondita del rischio individuale e del potenziale impatto sulla collettività.
In sostanza, si tratta di un bilanciamento tra il diritto alla libertà di movimento e la necessità di proteggere il bene comune, in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza e alla prevenzione della criminalità.







