venerdì 28 Novembre 2025

Valanghe: mobilitata unità cinofila sulle Alpi Piemontesi e Liguri

L’innalzamento del rischio valanghe sulle Alpi piemontesi e liguri marittime ha determinato un’anticipazione della mobilitazione del soccorso alpino, con l’attivazione immediata, nella base di Cuneo Levaldigi, di un’unità cinofila specializzata.

Questa misura precauzionale, dettata dalle recenti e abbondanti nevicate che hanno imbiancato il territorio, si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza in montagna, particolarmente durante i periodi critici per l’instabilità del manto nevoso.

Il cane, elemento imprescindibile in scenari di ricerca di persone scomparse sotto la coltre bianca, è frutto di un rigoroso percorso di addestramento gestito da una scuola di specializzazione.
La sua abilità nel rilevare tracce umane, anche in assenza di trasmettitori ARTVA (Automatico Ricevitore di Valanghe), rappresenta l’unica speranza concreta per chi, purtroppo, si ritrova intrappolato in una valanga.
Il contributo di questi animali è complementare all’azione dei soccorritori umani, offrendo una capacità di ricerca inaccessibile con altri mezzi.
L’unità cinofila rimarrà a disposizione dell’elisoccorso durante l’intera operatività, pronta per essere imbarcata in caso di necessità.
Questa rapidità di intervento è cruciale, poiché il tempo gioca un ruolo determinante nella sopravvivenza delle persone coinvolte in un evento di questo tipo.

Le prime ore successive alla valanga sono, infatti, considerate il periodo critico per l’estrazione vittima.
Il comando del soccorso alpino sta monitorando costantemente l’evoluzione delle previsioni meteorologiche e nivologiche, per determinare se l’attivazione dell’unità cinofila debba protrarsi nei giorni successivi o se possa essere disposta una disponibilità continuativa a partire dal 6 dicembre, data precedentemente stabilita per l’inizio del servizio invernale.
Questa flessibilità operativa è fondamentale per adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali e garantire un livello di sicurezza ottimale.
Parallelamente, il soccorso alpino ribadisce l’importanza vitale dell’autoprotezione e della responsabilità individuale.
L’obbligo di legge, che si traduce in una prudente misura di sicurezza, impone a chiunque si avventura in ambienti innevati fuoripista di equipaggiarsi con strumenti salvavita essenziali: l’ARTVA, la sonda e la pala.

Non si tratta solo di avere questi strumenti, ma di possedere le competenze necessarie per utilizzarli in modo efficiente e tempestivo.
La corretta applicazione di queste tecniche rappresenta spesso l’unica chance di estrazione in tempo utile per una vittima, aumentando significativamente le sue possibilità di sopravvivenza.
La prevenzione, la preparazione e l’equipaggiamento adeguato costituiscono il pilastro fondamentale di una sicura fruizione della montagna.

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