La Valle d’Aosta, crocevia storico e geografico, si appresta a riaffermare il proprio ruolo di custode e promotore del bilinguismo, una ricchezza identitaria che trascende la mera competenza linguistica.
L’incontro tra l’Assessore regionale all’Istruzione, Cultura e Politiche Identitarie, Erik Lavevaz, e il Ministro della Francofonia francese, Éléonore Caroit, a margine del Sommet Grand Continent, ha rappresentato un’occasione strategica per delineare un nuovo orizzonte per la politica linguistica regionale, in presenza della Sovrintendente agli Studi, Marina Fey.
La peculiarità del sistema educativo valdostano risiede nella capacità di formare individui competenti in tre lingue, un vero e proprio *passeport* per un futuro professionale e personale ricco di opportunità.
Questa competenza trilingue non si configura solo come un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro globalizzato, ma come un elemento costitutivo di una coscienza aperta e multiculturale, essenziale per navigare la complessità del mondo contemporaneo.
Il nuovo Governo regionale si impegna a strutturare un’offerta di istruzione bilingue robusta e integrata, superando un approccio marginale e frammentato.
Questa visione implica un investimento mirato nella formazione del corpo docente, nell’aggiornamento dei materiali didattici e nella creazione di un ambiente scolastico immersivo, che valorizzi la lingua francese non come materia da studiare, ma come strumento di accesso alla cultura, all’arte e al pensiero francofono in tutte le sue declinazioni.
L’ambizione non si limita alla sfera educativa.
Il rafforzamento della Francofonia valdostana passa anche per la promozione di una più ampia accessibilità ai canali televisivi in lingua francese, un ponte virtuale che connette la regione con il vasto mondo francofono.
Si prefigura, inoltre, un ruolo attivo all’interno dell’Organizzazione internazionale della Francofonia, partecipando a progetti di cooperazione culturale e linguistica che possano ampliare l’orizzonte valdostano e consolidare la sua identità francofona.
Questa strategia si inserisce in un contesto più ampio, che riconosce il bilinguismo non solo come un diritto individuale, ma come un asset strategico per lo sviluppo economico e sociale della regione.
La Valle d’Aosta, con la sua storia millenaria di scambi culturali e linguistici, è chiamata a svolgere un ruolo di leadership nella promozione del multilinguismo e della diversità culturale, contribuendo a costruire un futuro più inclusivo e prospero per tutti.
L’impegno è quello di trasformare questa eredità in un motore di innovazione e progresso, rafforzando il legame con il mondo francofono e proiettando la Valle d’Aosta come un esempio virtuoso di convivenza linguistica e culturale.






