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mercoledì 19 Novembre 2025

Valle Virtuosa: 13 anni dal no al pirogassificatore, serve un cambio di passo.

Tredici anni sono trascorsi dal referendum che interruppe il progetto del pirogassificatore, un momento storico che l’associazione “Valle Virtuosa” celebra, riaffermando al contempo la necessità di un dibattito urgente e costruttivo sulle problematiche legate alla gestione dei rifiuti.
L’obiettivo non è solo commemorare una vittoria passata, ma sollecitare azioni concrete da parte delle istituzioni, orientate a trasformare i rifiuti da problema a risorsa strategica per il territorio.

L’imminente esaurimento della discarica di Brissogne, previsto per il 2031, desta serie preoccupazioni.
La prospettiva di dover trasferire i rifiuti al di fuori dei confini regionali o di dover realizzare una nuova discarica solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità ambientale ed economica del territorio.
“Valle Virtuosa” sottolinea con forza che l’unica soluzione viabile è l’adozione di un approccio improntato alla filosofia del “rifiuto zero”, un obiettivo non utopico, bensì raggiungibile attraverso un impegno sistematico e multidisciplinare.

Questo percorso implica una radicale revisione delle pratiche attuali, con un focus prioritario sulla prevenzione della produzione di rifiuti attraverso la riduzione al consumo, il riutilizzo creativo di materiali, e una differenziazione spinta a livello domestico, supportata da sistemi di raccolta porta a porta capillari e accessibili a tutti i comuni.

L’introduzione di tariffe puntuali, basate sulla quantità effettiva di rifiuti prodotti, incentiva ulteriormente i cittadini a minimizzare gli scarti e ad adottare comportamenti più responsabili.
Parallelamente, l’associazione ribadisce la ferma opposizione alla riapertura della discarica di Pompiod, un sito che ha rappresentato in passato motivo di conflitto e preoccupazione per la salute dell’ambiente e della popolazione.

Il ricorso presentato al Tar, attualmente in corso di valutazione, testimonia la determinazione dei comitati locali a contrastare questa prospettiva.
L’attenzione è ora rivolta al programma del nuovo governo regionale, che prevede una riorganizzazione delle discariche esistenti.

I comitati ambientalisti lanciano un appello pressante alla Regione, invocando la chiusura definitiva della discarica di Pompiod, seguita da un’accurata bonifica del sito e da un monitoraggio ambientale prolungato, della durata di almeno trent’anni, per garantire la sicurezza e la salute degli ecosistemi circostanti.
Questo approccio non è solo una questione di tutela ambientale, ma anche un investimento a lungo termine per il benessere e la qualità della vita delle generazioni future, costruendo un modello di sviluppo sostenibile e resiliente.
La trasformazione dei rifiuti in risorsa rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità unica per promuovere l’innovazione, creare nuovi posti di lavoro e rafforzare l’identità del territorio.

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