venerdì 12 Dicembre 2025

Vandalismo al presepe di Cilavegna: un atto contro la comunità.

Un’ombra di sconcerto e profonda amarezza si è abbattuta su Cilavegna, in provincia di Pavia, in seguito a un atto vandalico perpetrato contro il presepe monumentale allestito nel cuore della piazza principale.

La rappresentazione, un’opera di grande impegno e dedizione curata dalla Pro Loco locale, con statue a grandezza naturale che evocano la sacralità della Natività, è stata oggetto di un gesto di irresponsabilità che ha colpito nel segno, suscitando la riprovazione diffusa nella comunità.

L’azione, segnalata dalla Pro Loco attraverso i canali social, evidenzia come un atto di distruzione, apparentemente minore, possa generare un impatto emotivo significativo, soprattutto quando è diretto a un simbolo carico di significato culturale e religioso.

Il presepe, infatti, rappresenta non solo una tradizione natalizia, ma anche un momento di aggregazione sociale, di condivisione di valori e di celebrazione della comunità.

Il vandalismo, lungi dall’essere un mero gesto di bravata, si configura come una forma di violenza simbolica, un attacco alla sensibilità collettiva e alla capacità di creare e condividere bellezza.
La profonda tristezza espressa dalle istituzioni locali, dalla parrocchia al comune, riflette la ferita inferta alla coesione sociale e alla fiducia nel rispetto del bene comune.

L’episodio solleva interrogativi più ampi sulla crescente mancanza di rispetto per il patrimonio culturale e artistico, e sulla necessità di promuovere una cultura della responsabilità e della cittadinanza attiva, che valorizzi il senso di appartenenza e l’impegno civile.
Al di là dell’aspetto puramente riparatorio, è fondamentale investire in programmi educativi e iniziative di sensibilizzazione, soprattutto rivolti alle nuove generazioni, per trasmettere valori come il rispetto, la tolleranza e l’importanza di preservare il patrimonio locale.

Fortunatamente, la zona del presidio vandalico è coperta da un sistema di videosorveglianza, e le autorità locali, con il supporto della polizia locale, stanno lavorando attivamente per identificare e assicurare alla giustizia i responsabili.

La speranza è che questo atto riprovevole possa rappresentare un campanello d’allarme, stimolando una riflessione più ampia sulla necessità di proteggere e valorizzare i simboli identitari della comunità e di contrastare ogni forma di degrado e di irresponsabilità.

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