martedì 19 Agosto 2025
17.6 C
Comune di L'Aquila

Vendemmia 2025 in Abruzzo: tra speranza e sfide di mercato.

La vendemmia 2025 si apre in Abruzzo con un’aura di speranza, tingendosi di colori inattesi a causa di un’accelerazione nella maturazione delle varietà bianche, un effetto diretto delle anomalie climatiche che hanno caratterizzato l’inizio della stagione.

Lungo la suggestiva Costa dei Trabocchi, tra le dolci colline teatine, nella Valle Peligna e nel cuore del Teramano, i viticoltori si sono già attivati, avviando un lavoro che promette risultati qualitativi significativi dopo due annate segnate da sfide ambientali.

La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Abruzzo sottolinea come le rese si presentino regolari e lo stato di salute delle uve sia ottimale, un segnale di ripresa che infonde ottimismo nel settore.

Tuttavia, l’entusiasmo è mitigato dai segni tangibili di un evento meteorologico estremo: il *downburst* del 3 agosto, un vortice di vento e grandine che ha colpito a macchia di leopardo diverse aree vitate, lasciando ferite evidenti, soprattutto nei vigneti costieri e nel Pescarese.
A Fossacesia, in particolare, i filari più esposti hanno subito danni considerevoli, richiedendo interventi mirati per la ripresa delle piante.

Le prime varietà, Trebbiano e Pecorino, hanno già raggiunto il perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità, prefigurando vini freschi, fragranti e capaci di esaltare la tipicità del territorio.
Il Montepulciano, più tardivo nella sua maturazione, beneficia attualmente delle escursioni termiche notturno-diurne, un fattore cruciale per lo sviluppo di aromi complessi e una ricca maturazione fenolica, elementi essenziali per un vino rosso di carattere.

La resilienza del vigneto abruzzese, pur segnato dalle intemperie, conferma la sua robustezza e la capacità di esprimere un’identità territoriale unica.

Nonostante il quadro qualitativo positivo, l’annata è complessa.
Il settore vitivinicolo abruzzese si trova ad affrontare un mercato problematico, gravato da giacenze elevate, una domanda interna stagnante e un rallentamento delle esportazioni, fattori che mettono a dura prova la sostenibilità economica delle aziende.

Le incertezze legate all’introduzione o all’aumento di dazi doganali rischiano di aggravare ulteriormente la situazione, limitando l’accesso ai mercati esteri.
Per contrastare queste difficoltà, la Regione Abruzzo ha adottato una misura straordinaria: un blocco temporaneo della produzione, un intervento volto a riequilibrare l’offerta e la domanda, contenendo le eccedenze e tutelando il valore del prodotto.

Tale decisione, sebbene impopolare, mira a garantire un prezzo equo per i produttori e a preservare la reputazione del vino abruzzese.

“L’annata 2025 ci offre un’opportunità per riflettere sul futuro del nostro settore”, commenta Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo.

“La qualità è sempre stata il nostro punto di forza, ma non possiamo ignorare i segnali di un mercato in evoluzione.

Dobbiamo puntare su un modello produttivo più sostenibile, che valorizzi la nostra identità territoriale e che tenga conto delle esigenze dei consumatori.
Il blocco temporaneo della produzione è un atto di responsabilità, un segnale che vogliamo trasmettere al mercato: siamo consapevoli delle sfide che ci attendono e siamo pronti a affrontarle, insieme.

” La vendemmia proseguirà a fasi, estendendosi fino a ottobre, con la speranza di un futuro più roseo per il vino abruzzese.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -