L’istituto tecnico superiore Einaudi di Ferrara ha introdotto un sistema di selezione inedito per l’accesso ai viaggi d’istruzione, un provvedimento che solleva interrogativi sul rapporto tra rendimento scolastico, opportunità formative ed equità nell’accesso alle esperienze didattiche.
In vista di un viaggio a Napoli, inizialmente destinato a coinvolgere dodici classi terze, la direzione ha stabilito una soglia minima di ammissione: una media scolastica pari o superiore a 7.
Questa decisione, riportata dal Resto del Carlino, si inserisce in un contesto di crescente pressione finanziaria sulle istituzioni scolastiche.
Il recente decreto ministeriale ha infatti ridotto il budget annuale destinato a queste attività a 140.000 euro, costringendo la scuola a rivedere le modalità di accesso per garantire la sostenibilità economica del viaggio.
La scelta non è stata priva di contestazioni.
Genitori preoccupati hanno richiesto un confronto diretto con la dirigente scolastica, Marianna Fornasiero, esprimendo dubbi sull’equità di un criterio così stringente.
La dirigenza ha chiarito che il processo di selezione è stato strutturato per rispondere a una serie di vincoli preesistenti.
Innanzitutto, è stata esclusa la possibilità di partecipazione per gli studenti con provvedimenti disciplinari pendenti, ovvero con note a registro.
Successivamente, sono stati esclusi coloro che hanno ottenuto un voto di comportamento inferiore a 8 nello scrutinio precedente, considerandolo un indicatore di impegno e rispetto delle regole.
A questo punto, l’ulteriore necessità di limitare il numero di partecipanti, per restare all’interno del budget assegnato, ha reso inevitabile l’introduzione di un criterio oggettivo.
La dirigenza ha escluso a priori la soluzione del sorteggio, ritenendola poco trasparente e potenzialmente frustrante per gli studenti.
L’imposizione di una media scolastica minima, pari a 7, si è quindi configurata come un compromesso volto a bilanciare l’esigenza di selezionare gli studenti più meritevoli con la necessità di garantire un’equa distribuzione delle opportunità.
È importante sottolineare che gli studenti esclusi dalla partecipazione al viaggio di Napoli non saranno penalizzati in modo definitivo.
La scuola si è impegnata a concedere loro una forma di “prelazione” per l’anno scolastico successivo, garantendo loro una precedenza nell’accesso al viaggio di istruzione del 2026.
Questo gesto mira a mitigare la frustrazione e a riconoscere il loro interesse per le attività didattiche integrative.
L’iniziativa dell’Einaudi apre un dibattito più ampio sulla gestione delle risorse scolastiche e sulla definizione dei criteri per l’accesso alle esperienze formative, sollevando interrogativi sul ruolo del rendimento scolastico come barriera o facilitatore all’apprendimento e alla crescita personale.







