Villa Silvestri Rivaldi: Un Gioiello Farnesiano Rinasce a Roma

Villa Silvestri Rivaldi: Un Gioiello Farnesiano Ritorna al Cuore di RomaDopo secoli di oblio e trasformazioni, Villa Silvestri Rivaldi, un complesso architettonico di pregevole fattura affacciato sul Colosseo e sui Fori Imperiali, si appresta a restituire la sua bellezza alla collettività.

Un progetto ambizioso, frutto di una collaborazione sinergica tra Regione Lazio e Ministero della Cultura, con il sostegno del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e l’expertise dell’Istituto Centrale per il Restauro, restituisce nuova vita a un luogo testimone cruciale della storia romana.
La vicenda di questa dimora, nata tra il 1542 e il 1549 per volere di Paolo III Farnese e destinata a Eurialo Silvestri, si intreccia con le vicende di alcune delle più influenti famiglie che hanno segnato il panorama politico e culturale della città: i Medici, i Colonna, i Margotti, i Pio di Savoia.
Un fulcro di rappresentanza, la villa era originariamente arricchita da affreschi di notevole valore artistico e da una raffinata collezione di marmi antichi, testimonianza del gusto e della potenza dei suoi proprietari.
La sua storia è una stratificazione di epoche.

La trasformazione in convento nel 1660, grazie alla donazione di Ascanio Rivaldi, segnò una nuova fase, consacrando il complesso come una delle più importanti fabbriche tessili del Seicento romano.

Un’epoca che, purtroppo, portò alla copertura degli affreschi originali con ridipinture anonime, celando per secoli la loro bellezza intrinseca.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ripercorre un percorso ventennale, nato dalla sua esperienza di giovane amministratore di Santa Maria in Aquiro, quando scoprì l’esistenza di questa perla architettonica.

“Ho bussato a ogni ente interessato,” racconta, sottolineando la difficoltà di reperire risorse adeguate per il recupero in passato.
L’acquisizione da parte della Regione Lazio e l’avvio del progetto di restauro in partnership con il MIC rappresentano una svolta decisiva.

Il complesso non è soltanto un edificio di pregio, ma un archivio materiale della storia di Roma, le cui fondamenta poggiano su resti di epoca romana.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, evidenzia come la villa riaffermi con forza l’identità romana, invitando le migliori menti e le energie più qualificate a contribuire al progetto.
La destinazione futura della Villa sarà definita attraverso un concorso di idee nel 2026, con una particolare attenzione alla valorizzazione museale, data la ricchezza degli affreschi.
In attesa dei risultati del concorso, si inaugura un primo gesto di apertura al pubblico: dal 15 dicembre al 6 gennaio, i giardini illuminati da luminarie natalizie accoglieranno i cittadini, regalando un’atmosfera festosa e un assaggio della bellezza che presto sarà pienamente restituita.

L’operazione di recupero non si limita al restauro fisico delle strutture, ma mira a una riscoperta del significato storico e culturale di un luogo che, dopo secoli, torna a risplendere nel cuore di Roma, testimonianza tangibile della sua grandezza e della sua capacità di reinventarsi.

Simona Baldassarre, assessora alla Cultura della Regione Lazio, incarna lo spirito di questo progetto, proiettando Villa Silvestri Rivaldi verso un futuro di condivisione e di ispirazione per le generazioni a venire.

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