ZES Marche: Semplificare per Rilanciare l’Economia Regionale

La Zona Economica Speciale (ZES) delle Marche si configura come uno strumento strategico per il rilancio economico del territorio, andando ben oltre la mera concessione di incentivi fiscali.
L’attenzione primaria, come sottolineato dal Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, deve essere rivolta alla radicale revisione dei processi burocratici, che rappresentano un freno significativo allo sviluppo e all’attrattività del territorio.
La semplificazione delle procedure, lungi dall’essere un dettaglio accessorio, incarna la vera rivoluzione della ZES, un cambiamento di paradigma rispetto alla tradizionale gestione delle attività produttive in Italia.

Il sistema italiano, caratterizzato da una frammentazione normativa e da una sovrapposizione di competenze tra enti diversi, spesso impone tempi di attesa estenuanti per l’avvio di progetti e investimenti.

Questi ritardi, misurabili in anni, non si traducono solo in costi diretti, legati alla gestione delle pratiche e alla necessità di personale dedicato, ma anche in costi indiretti, derivanti dalla perdita di opportunità di mercato e dalla compromissione della competitività.
La ZES, con la sua promessa di procedure snelle e tempi di risposta rapidi, si propone di eliminare questa situazione, offrendo agli investitori la certezza e la velocità che spesso li spingono a cercare alternative all’estero.
L’obiettivo è dunque creare un ambiente favorevole agli investimenti, in grado di attrarre capitali e competenze, generare occupazione e stimolare la crescita economica.

Il credito d’imposta, sebbene importante, è solo uno degli elementi di questo quadro più ampio.

In futuro, sarà necessario un dialogo costruttivo a livello europeo per garantire una distribuzione equa delle risorse e per evitare distorsioni della concorrenza, con una revisione delle aree che beneficiano di aiuti di Stato.
La semplificazione burocratica, affiancata da bonus occupazionali mirati, si traduce in un vantaggio competitivo significativo per le Marche.
La possibilità di avviare attività produttive in tempi brevi, confrontabile con i tempi di risposta offerti da Paesi esteri, rappresenta un fattore cruciale per la creazione di un ecosistema economico dinamico e resiliente.
Il Presidente Acquaroli ha ribadito l’impegno a calare al meglio questa misura sul territorio, implementando strumenti efficaci e puntando sulla formazione e sull’innovazione per massimizzare i benefici per la comunità.
La ZES, in sintesi, non è solo una questione di incentivi, ma una riforma profonda del modo di fare impresa in Italia, una scommessa sul futuro delle Marche e del Paese.

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