La Zona Economica Speciale (Zes) che abbraccia Marche e Umbria si configura come un intervento strategico, un catalizzatore per la ripresa economica e la rigenerazione di territori profondamente segnati da eventi sismici e da una complessa transizione industriale.
Più che una semplice promessa elettorale, si tratta di un progetto in fase avanzata di realizzazione, con un iter parlamentare ben definito e volto a fornire risposte concrete alle sfide che affliggono queste aree.
L’approvazione parlamentare, recentemente avviata al Senato, rappresenta un momento cruciale, aprendo la strada a uno strumento di sviluppo innovativo, destinato a ridefinire le dinamiche produttive e a stimolare nuovi investimenti.
La Zes non è pensata come un intervento isolato, bensì come parte di un quadro più ampio di interventi strutturali, mirati a superare le criticità che hanno frenato la crescita e a creare un ambiente favorevole all’imprenditoria e all’occupazione.
La scelta di includere Marche e Umbria, regioni classificate come aree in transizione e duramente colpite dal sisma del 2016, riflette una visione politica attenta alle esigenze dei territori marginali e in difficoltà.
La Zes, in questo contesto, si presenta come un volano per la creazione di sinergie tra le due regioni, promuovendo la collaborazione e la condivisione di risorse e competenze.
L’impatto della Zes si traduce in una serie di benefici tangibili: l’accelerazione delle procedure amministrative, la drastica riduzione degli oneri burocratici che spesso soffocano le iniziative imprenditoriali, e l’accesso facilitato a misure di incentivazione fiscale, in particolare attraverso il credito d’imposta.
Questi incentivi non sono semplici agevolazioni, ma strumenti per favorire l’innovazione, l’adozione di tecnologie avanzate e la creazione di posti di lavoro di qualità.
Un elemento distintivo della Zes è la sua governance dedicata, progettata per garantire efficienza e rapidità nell’attuazione delle misure.
Questa struttura mira a superare le lentezze e le inefficienze che spesso caratterizzano la pubblica amministrazione, assicurando che gli interventi siano tempestivi e mirati.
L’obiettivo è creare un ecosistema favorevole agli investimenti, attirando capitali e competenze da fuori regione e contribuendo alla creazione di un tessuto economico più dinamico e resiliente.
La Zes, quindi, non è solo un provvedimento economico, ma un investimento nel futuro delle comunità locali, un segnale di speranza e un motore di sviluppo sostenibile per l’intero territorio.








