22 agosto 2024 – 11:01
Gli atti vandalici perpetrati contro uno dei simboli storici di Aosta, che un tempo ospitava oltre 4 mila alpini di leva, destano profonda preoccupazione. La prima aggressione ha colpito una delle quattro maestose aquile che ornano la cancellata della ex caserma Testa Fochi, seguita dalla distruzione parziale della garitta posta all’ingresso nelle ultime settimane. L’Associazione nazionale Alpini ha sollevato la questione, esprimendo sgomento per tali atti vandalici che minano il patrimonio storico della città.Il presidente della sezione valdostana dell’Ana, Carlo Bionaz, ha espresso sconcerto per quanto accaduto e ha evidenziato come inizialmente si pensasse a un atto dovuto alla negligenza durante lavori in corso per la costruzione di una nuova università. Tuttavia, il secondo episodio vandalico fa emergere il sospetto che si tratti di azioni deliberate, un vile vandalismo diretto contro testimonianze del passato. L’Ana chiede con urgenza l’intervento delle istituzioni locali per ripristinare i danni subiti da questo luogo simbolo per la comunità.La Testa Fochi rappresenta un punto di riferimento per Aosta, un luogo carico di memoria e significato per molti cittadini che hanno beneficiato dell’impegno dei giovani alpini ivi stazionati. Ogni giorno, migliaia di persone uscivano dalla caserma per contribuire all’economia locale frequentando bar, ristoranti e negozi. È pertanto fondamentale intervenire prontamente per preservare e valorizzare questo importante patrimonio storico e sociale.L’amarezza di Bionaz nel constatare l’inazione delle autorità locali è palpabile: come alpino e cittadino, egli auspica un intervento celere e risoluto per proteggere la Testa Fochi e ripristinare il rispetto verso le testimonianze del passato che essa incarna. Soltanto con un impegno concreto da parte delle istituzioni sarà possibile preservare l’eredità storica e culturale rappresentata da questo luogo emblematico per Aosta.