In risposta ai raid degli Stati Uniti nello Yemen, gli Houthi hanno dichiarato di aver preso di mira la portaerei americana Harry S. Truman nel Mar Rosso attraverso un’operazione che ha coinvolto 18 missili balistici, missili da crociera e un drone. Questa azione è stata annunciata dal portavoce militare delle milizie, Yahya Saree, come una risposta diretta alle azioni statunitensi nella regione. La tensione tra le due parti sembra essere salita a livelli critici, con entrambe le fazioni che continuano a perseguire le proprie strategie belliche. Questo ennesimo episodio evidenzia la complessità e la pericolosità della situazione nello Yemen, dove conflitti armati e scontri geopolitici si intrecciano in un intricato labirinto di interessi contrastanti. Le conseguenze di tali azioni potrebbero avere ripercussioni su scala globale, alimentando ulteriormente le tensioni tra potenze regionali e internazionali. È fondamentale trovare una soluzione diplomatica a questa crisi per evitare un escalation ancora maggiore dei conflitti e per garantire la stabilità e la sicurezza nella regione del Medio Oriente.
Attacco Houthi alla portaerei americana Harry S. Truman: tensione al massimo nel Mar Rosso
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