A fine 2024 si prevede un aumento significativo di oltre un milione di occupati rispetto alla situazione pre-Covid. I dati di ottobre mostrano un incremento di +1,043 milioni di persone impiegate rispetto a dicembre 2019, accompagnato da una riduzione quasi equivalente del numero di disoccupati (-1,009 milioni). Il rapporto annuale dell’Inapp sottolinea il record raggiunto in termini di occupazione, con 24,1 milioni di lavoratori e un tasso d’occupazione del 62,5%. La crescita dei posti disponibili è distribuita in modo equo tra uomini (+532mila) e donne (+511mila), con un aumento più marcato nel Sud Italia.Tuttavia, rimane aperta la questione giovanile: l’aumento degli occupati si concentra soprattutto nella fascia degli over 50 anni, diventando la componente più numerosa (41%) e superando persino quella tra i 35 e i 49 anni. Inoltre, cresce il numero di persone inattive sul mercato del lavoro.L’aumento della difficoltà nel trovare lavoratori qualificati da parte delle imprese (mismatch) è stato notevole nel 2024, con un incremento del 47,8% rispetto al dato medio del 2019 secondo le indagini Excelsior Unioncamere-ministero del Lavoro. Il presidente dell’Inapp, Natale Forlani, evidenzia che questo fenomeno è amplificato da diversi fattori come la diminuzione della popolazione in età lavorativa – stimata intorno a 4 milioni di persone in meno entro il 2040 – la mancanza di competenze per ruoli esecutivi e le offerte di lavoro che non trovano riscontro nelle giovani generazioni.Forlani sottolinea che l’impatto negativo di questi fattori è destinato a crescere a causa dei cambiamenti demografici legati alla riduzione della popolazione attiva – con un esodo pensionistico più massiccio rispetto all’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro – e all’influenza delle tecnologie digitali sulle dinamiche lavorative e professionali.
Aumento occupati e sfide giovanili: il quadro del mercato del lavoro al 2024.
Date: