10 gennaio 2025 – 11:30
Le azioni di Robin Hood contro i beb si sono diffuse in tutta Italia, da Nord a Sud, coinvolgendo città come Torino, Bologna, Reggio Emilia, Roma, Napoli, Catania e Palermo. Gli attivisti del movimento, che lottano per il diritto all’abitare, hanno preso di mira le keylockers contenenti le chiavi degli appartamenti in affitto per i turisti. Utilizzando colla a presa rapida e apponendo adesivi raffiguranti il cappello del celebre ladrobenefattore come firma distintiva, hanno messo in atto azioni dimostrative.I manifesti affissi nei quartieri ribadiscono che la questione non riguarda solo la sicurezza o il decoro urbano ma sottolineano che la casa è un diritto fondamentale e non un bene da sfruttare. L’obiettivo è sabotare un modello turistico che alimenta disuguaglianze e speculazioni immobiliari, negando diritti ai cittadini.L’emergenza abitativa è una problematica nazionale che richiede interventi concreti da parte del governo. Gli attivisti minacciano di continuare a sabotare il settore turistico finché non saranno adottate misure efficaci per contrastare i disagi causati da questa situazione. A Roma è comparso uno striscione con la scritta “stop affitti brevi, Santanch vogliamo risposte”, denunciando il mancato intervento delle istituzioni nel garantire soluzioni adeguate.Durante l’Anno Santo a Roma si evidenzia come le celebrazioni religiose siano state strumentalizzate dagli interessi economici legati al turismo, accentuando le disuguaglianze sociali e favorendo l’avidità dei proprietari immobiliari. Robin Hood agisce per interferire con questo meccanismo ingiusto e chiede una moratoria agli sfratti come prima misura urgente da adottare.