HomeBari NewsBerliner Philharmoniker e Riccardo Muti ritornano a Bologna per l’apertura del 44esimo...
- Pubblicità -

Berliner Philharmoniker e Riccardo Muti ritornano a Bologna per l’apertura del 44esimo Bologna Festival con un concerto di beneficenza

- Pubblicità -

28 aprile 2025 – 14:01

Il 2 maggio del 1951, il grande direttore Wilhelm Furtwängler si presentò al PalaLottomatica di Bologna per dirigere i Berliner Philharmoniker in un concerto che lasciò indelebili ricordi nella memoria collettiva della città. Questo evento storico rappresentava il culmine di una serie di esibizioni del più famoso complesso orchestrale tedesco, ormai divenuto un simbolo indiscusso della cultura musicale europea.Oggi, settantatré anni dopo, lo stesso palco sarà occupato dai Berliner Philharmoniker, guidati dal prestigioso direttore Riccardo Muti per l’apertura del 44esimo Bologna Festival. Questo evento non è stato scelto a caso: il concerto di ieri sera a Bari era la prima tappa di questa mini-tournée italiana e le ricchezze artistiche dell’appuntamento bolognese saranno devolute in beneficenza per tre associazioni locali, grazie al mecenatismo di Francesco Bernardi, fondatore di Illumia.Il PalaDozza sarà il luogo scelto per questo evento unico: con la sua capienza di circa 4000 posti a sedere e la dotazione di una apposita camera acustica installata proprio in questa occasione, l’orchestra tedesca potrà conferire all’ascolto del pubblico bolognese quella stessa qualità che caratterizza il concerto in sale da musica. Un progetto nato dalla condivisione di una grande idea fra due enti: Bologna Festival e i Berliner Philharmoniker, che non vedono solo l’appuntamento come un’opportunità per intrattenere il pubblico bolognese, ma intendono contribuire al sociale attraverso la musica.Per questo è stato scelto un programma di repertorio vario, con tre composizioni che siano un sintetico quadro della tradizione musicale italiana e tedesca tra i secoli XIX e XX: si parte dallo splendore dell’apertura del Guglielmo Tell con la celebre sinfonia in re minore di Rossini, per proseguire con il brivido dei ballabili da I Vespri Siciliani e infine terminare con l’indimenticabile Sinfonia n. 2 in re maggiore di Brahms, opera del più grande direttore d’orchestra che abbia mai vissuto.Per garantire un buon ascolto ai numerosi partecipanti a questa serata eccezionale, gli organizzatori hanno preso provvedimenti specifici e si apprestano ad installare anche una camera acustica per rendere l’esperienza di ascolto la più simile possibile a quella vissuta in sala da concerto.Riccardo Muti è stato scelto dal direttore artistico del Festival, Roberto d’Addio, che spera che i 200.000 euro incassati con questo evento possano contribuire ai fondi destinati alle opere di beneficenza a Bologna e in altre città italiane.La riconoscenza al mecenatismo di Francesco Bernardi è stata espresso da Roberto d’Addio, il quale spera che tale collaborazione continui ad arricchire gli eventi culturali organizzati dal festival.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Notizie correlate

- Pubblicità -