domenica, 4 Maggio 2025
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Musica: l’universalità del linguaggio dell’anima

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03 maggio 2025 – 10:57

La musica è un linguaggio universale che sa scuotere le emozioni più profonde dell’essere umano, trasmettendo messaggi di speranza e amore in una realtà spesso segnata dalla violenza e dall’ingiustizia. Questo concetto è stato espresso con forza da Sant’Agostino quando affermò che “cantare amantis est”, ovvero il canto è proprio delle persone che sanno amare. Un principio questo che è stato ribadito nel corso della storia, come testimoniano le parole di Cassiodoro: se continuiamo ad agire con ingiustizia e a ucciderci tra noi, Dio ci lascerà senza musica.La rilevanza del messaggio viene enfatizzata anche dal maestro Riccardo Muti. Durante uno straordinario concerto dei Berliner Philharmoniker al Pala Dozza di Bologna, il direttore ha sottolineato l’importanza della musica come elemento pacificatore e per lui fondamentale nella vita umana: “Senza pane e acqua si muore, ma è la musica il pane dell’anima”.Un esempio vivente di questo principio sono stati i Berliner Philharmoniker. Fondati nel 1882 con il nome Kaiser Wilhelm der Grosse Orchestra, hanno mantenuto intatto lo spirito della grande tradizione musicale europea e in particolare tedesca. Riccardo Muti ha dichiarato al termine del concerto: “I Berliner Philharmoniker rappresentano un grandissimo esempio di cultura europea e mancavano a Bologna da 74 anni”, nonostante abbiano già svolto una breve tournée in Italia, facendo la loro prima apparizione a Bari il giorno prima. Il maestro ha aggiunto: “È stata per noi una vera tragedia essere stati invitati solo ora”.Il concerto ha avuto un carattere speciale anche perché è stato un evento benefico organizzato dal Bologna Festival. L’orchestra più famosa al mondo, con un sodalizio di oltre mezzo secolo con il maestro Riccardo Muti, ha offerto una serata senza precedenti al Palasport di Bologna, spaziando dalla musica romantica tedesca a quella italiana ottocentesca. I fondi raccolti dalla serata sono stati devoluti in favore dei tre enti benefici che supportano i più bisognosi della città: la Fondazione Ant, la Fondazione Sant’Orsola e l’Associazione La Mongolfiera Odv.La scelta del Palasport come luogo dello spettacolo è stata interessante. Nonostante fosse un impianto tradizionalmente dedicato ad eventi sportivi, si è rivelato essere anche una location ideale per il concerto. Grazie alla presenza di un’importante camera acustica che ha garantito un ascolto perfetto, i 3500 spettatori hanno potuto godere del concerto senza alcun disturbo.Il programma proposto era interessante e molto variegato. Accanto ai due capolavori della tradizione italiana come la Sinfonia dal Guglielmo Tell di Gioachino Rossini e i Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, erano presenti opere di autori tedeschi come Johannes Brahms. Questo sincretismo culturale è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico bolognese, che ha applaudito le eccezionali esecuzioni dei musicisti.La serata si è rivelata essere un evento senza precedenti anche per l’incasso raccolto, stimato in oltre 200 mila euro. La musica ha dimostrato di nuovo la sua capacità di ispirare e di unire le persone nella bellezza delle note.Unica nota stonata della serata è stato il caldo insopportabile causato da una climatizzazione non corretta del Palasport. Nonostante ciò, l’entusiasmo dei presenti ha superato qualsiasi problema, dimostrando la forza unificatrice che la musica può avere anche in situazioni di difficoltà.La presenza dei soccorritori durante il concerto è stata uno dei momenti più critici della serata. Tuttavia, l’atmosfera non è mai stata compromessa grazie all’impegno e alla dedizione degli artisti impegnati sulla scena.

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