Un’indagine giudiziaria complessa e di vasta portata ha scosso il mondo forense, portando all’arresto di tre individui e alla messa sotto indagine a piede libero di quindici persone, tra cui avvocati, membri della commissione esaminatrice e professionisti legali. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri, mira a chiarire presunte irregolarità riguardanti le prove scritte dell’esame di abilitazione alla professione forense, svoltosi nel dicembre del 2014.Le accuse, formulate a carico degli indagati, spaziano da reati di sottrazione di documenti altrui e falsità ideologica, a più gravi violazioni quali la divulgazione e l’utilizzo non autorizzato di informazioni riservate, corruzione e truffa aggravata perpetrata ai danni dell’erario. La gravità del quadro accusatorio suggerisce un sistema deliberatamente strutturato per manipolare il risultato dell’esame, compromettendo l’integrità del processo di accesso alla professione legale.Secondo l’ipotesi accusatoria delineata dalla Procura della Repubblica di Bari, si sarebbe instaurato un vero e proprio “sistema” volto a influenzare il risultato delle prove. Questo sistema, presumibilmente gestito da un gruppo ristretto di persone, avrebbe operato attraverso una struttura organizzativa che fungeva da centrale operativa. Questa struttura, situata in un appartamento, avrebbe coordinato la redazione di elaborati di esame che venivano poi introdotti nei padiglioni della Fiera del Levante, luogo in cui si svolgevano le prove, per essere consegnati a determinati candidati.L’accusa, dunque, non si limita a ipotizzare una singola irregolarità, ma suggerisce l’esistenza di un’organizzazione complessa che ha agito in modo concertato per alterare il regolare svolgimento dell’esame e, di conseguenza, compromettere la meritocrazia e la legittimità del processo di accesso alla professione forense. La vicenda solleva interrogativi profondi sulla sorveglianza e l’affidabilità delle prove in contesti di elevata pressione e importanza, e impone una riflessione critica sui meccanismi di controllo e vigilanza che regolano l’accesso alle professioni legali. L’inchiesta mira a fare luce sull’intera catena di eventi e a identificare tutti i responsabili, garantendo, al contempo, il diritto alla difesa degli indagati.
Abuso d’ufficio e corruzione: scoppia inchiesta sull’esame forense
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