La cerimonia funebre di Carlo Legrottaglie, brigadiere capo dei Carabinieri, si è celebrata a Francavilla Fontana, avvolta da un velo di commozione e rispetto nazionale. La presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato il significato profondo del sacrificio di un uomo che dedicò la propria esistenza al servizio dello Stato e alla tutela della comunità. Monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare, ha presieduto la funzione religiosa, tracciando un ritratto umano e spirituale di Carlo, un uomo che incarnava i valori di dedizione, onore e abnegazione.“Carlo ha vissuto una vita intessuta di dovere compiuto, offrendo generosità e amore in ogni sua azione,” ha esordito l’ordinario, delineando un profilo di un servitore dello Stato che, a pochi giorni dalla meritata pensione, si è spento in un atto di coraggio durante un conflitto a fuoco. La sua morte, prematura e violenta, rappresenta una ferita profonda nel tessuto sociale e nelle fila delle Forze dell’Ordine.La riflessione di Monsignor Saba si è poi elevata a un livello più ampio, interrogando il senso del male e la persistente fragilità dell’umanità. In un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e divisioni, la figura di Carlo emerge come un faro di speranza, un esempio di chi sceglie di anteporre il bene comune al proprio interesse, mettendo a repentaglio la propria vita per proteggere gli altri. L’ordinario ha evocato l’esortazione di Papa Leone, che ci invita a non cedere alla disperazione, a credere nella forza della fede e nella possibilità di un futuro migliore.Carlo non ha soltanto donato la sua vita, ma ha riversato ogni sua energia e ogni sua capacità in un percorso di servizio che ha attraversato decenni. La sua scomparsa ci spinge a riflettere sul valore del coraggio, sulla necessità di preservare i principi di legalità e giustizia, e sull’importanza di sostenere le persone che, quotidianamente, si dedicano a garantire la sicurezza e la serenità del Paese. La sua eredità non sarà solo un ricordo doloroso, ma un monito a coltivare i valori che egli ha incarnato, a lavorare per un mondo più giusto e pacifico, dove il sacrificio di Carlo non sia vano. La speranza, riaffiorata dalle parole di Papa Leone, si radica nella convinzione che la resilienza umana, la fede nella resurrezione, possano illuminare il cammino verso un futuro di pace e speranza.
Addio Carlo Legrottaglie: Mattarella e la Nazione piangono un eroe.
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