lunedì 20 Ottobre 2025
17.7 C
Comune di Bari

Andria, paura e estorsioni: arrestati, un’inchiesta lampo

L’eco della paura risuona nelle strade di Andria, dove un’inchiesta lampante svela un quadro di estorsioni sistematiche e intimidazioni mafiose che hanno privato di libertà e dignità diversi commercianti locali.

L’azione decisa della questura, culminata nell’arresto di tre individui di età compresa tra i 34 e i 38 anni, apre uno spiraglio di speranza per le vittime, troppo spesso silenziose e paralizzate dal terrore.
Le accuse, che spaziano dall’estorsione aggravata al porto illegale di armi e materiale esplodivo, dipingono un sistema di controllo capillare del territorio orchestrato da presunti affiliati al gruppo criminale Pesce-Pistillo, già noto alle autorità per precedenti indagini e atti di violenza.
La gravità dei fatti è amplificata dall’uso di un metodo mafioso, caratterizzato da minacce esplicite e violente, volte a piegare le vittime alla richiesta di denaro.
Le intercettazioni telefoniche, vere e proprie testimonianze di un potere incontrastato, rivelano un linguaggio crudo e intimidatorio.

Frasi come “Fammi capire, dobbiamo fare che ti devo bloccare tutto?” o “Se scendo ti devo frantumare tutto il cervello” non sono semplici minacce, ma manifestazioni di un dominio psicologico volto a instillare un senso di impotenza e disperazione.

Il ricorso a un linguaggio così diretto e aggressivo fungeva da monito per l’intera comunità imprenditoriale, scoraggiando qualsiasi tentativo di ribellione o denuncia.

Secondo le indagini, almeno quattro imprenditori sarebbero stati presi di mira, inghiottiti dalla paura e relegati a un ruolo di subalternità.
La loro omertà, pur comprensibile alla luce del clima di terrore, ha contribuito a perpetuare l’illegalità e a rafforzare il potere dell’organizzazione criminale.
L’inchiesta, promossa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e coordinata dalla procura locale, rappresenta un tentativo di rompere questo ciclo di violenza e omertà.

La deflagrazione di un ordigno rudimentale, avvenuta nel marzo 2023 e diretta contro una delle vittime, testimonia la crudeltà e la determinazione dell’organizzazione, oltre a sottolineare la necessità di un intervento deciso delle forze dell’ordine.

Si tratta di un’azione volta a smantellare un sistema di potere che si fonda sulla paura e sull’intimidazione, restituendo dignità e speranza alle vittime e contribuendo a ricostruire un tessuto sociale ferito.

La speranza è che questa operazione possa incoraggiare altre vittime a fare il passo avanti e denunciare, contribuendo così a liberare la comunità andriese dalla morsa della criminalità organizzata.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap