sabato 16 Agosto 2025
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Comune di Bari

Apricena, colpo alla Credem: scatta l’indagine dei Carabinieri

Nella quiete dell’alba, alle prime luci dell’inverno, un’azione criminale ha scosso la tranquillità di Apricena, in provincia di Foggia.
Intorno alle 4:30, lo sportello automatico della filiale Credem, situato in via Gramsci, è stato vittima di un audace e violento attacco.
Un commando, agendo con precisione e apparente rapidità, ha utilizzato un dispositivo esplosivo di tipo rudimentale, comunemente noto come “marmotta”, per forzare l’accesso al denaro custodito all’interno dell’ATM.
L’utilizzo di tale strumento, una sorta di “estrattore” meccanico che sfrutta la forza bruta per estrarre il denaro dalla fessura di erogazione, è tipico di un’escalation criminale che vede i malviventi sempre più propensi a ricorrere a metodi distruttivi e pericolosi.
La deflagrazione, sebbene presumibilmente contenuta per limitare i danni strutturali all’edificio, ha comunque provocato un notevole impatto acustico, risvegliando i residenti della zona e attirando l’attenzione delle autorità.
Al momento dell’evento, i responsabili si sono volatilizzati, lasciando sul luogo del crimine un alone di incertezza e una potenziale perdita di denaro contante.

L’ammontare del bottino sottratto è ancora da quantificare, in attesa di una dettagliata verifica da parte del personale della banca.
Immediatamente allertati, i Carabinieri della compagnia di San Severo sono intervenuti tempestivamente, assumendo il controllo della scena e avviando un’approfondita indagine.
Gli uomini dell’Arma stanno procedendo con la raccolta di prove, compreso l’esame minuzioso dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza, sia quelli installati all’interno dell’istituto bancario che quelli dislocati nella zona circostante.
L’analisi di queste riprese potrebbe rivelare dettagli cruciali sull’identità dei malfattori, sul loro modus operandi e sulle dinamiche dell’azione criminale.
Particolare attenzione viene prestata alla ricostruzione del percorso dei responsabili, per individuare eventuali complici o veicoli utilizzati per la fuga.

L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture bancarie e sulla crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai criminali.

Si tratta di un fenomeno che richiede una risposta coordinata, che coinvolga le forze dell’ordine, le banche e le istituzioni, per rafforzare i sistemi di protezione e prevenire futuri attacchi.
La comunità locale è scossa e chiede maggiore sicurezza, consapevole che la tranquillità è un bene prezioso e fragile, da tutelare con determinazione e collaborazione.

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