La ricostruzione degli eventi che, nelle prime ore di sabato mattina, hanno scosso la quiete di Bari si avvale di un mosaico di elementi investigativi, un intreccio delicato di riscontri materiali e testimonianze.
L’indagine, orchestrata dalla Procura di Bari e condotta dalla Polizia, si concentra sull’analisi di bossoli rinvenuti sul luogo dell’evento, tutti dello stesso calibro, indice di una potenziale dinamica criminale predeterminata.
Questi reperti, unitamente alle riprese dei sistemi di videosorveglianza disseminati lungo viale Unità d’Italia, costituiscono una fonte primaria di informazioni per gli inquirenti, offrendo la possibilità di tracciare traiettorie, identificare movimenti sospetti e, auspicabilmente, riconoscere i responsabili.
Il ferimento accidentale di una giovane donna di vent’anni, avvenuto alle quattro del mattino, aggiunge una drammatica complessità alla vicenda.
La ragazza, immediatamente soccorsa e trasportata al Policlinico di Bari, ha ricevuto le cure necessarie ed è stata dimessa nella mattinata successiva, fortunatamente evitando conseguenze più gravi.
La sua testimonianza, seppur traumatica, rappresenta un tassello fondamentale per la ricostruzione dell’accaduto.
L’ipotesi più accreditata, al momento, è che la giovane sia rimasta coinvolta, in modo puramente accidentale, in un agguato armato.
Questo suggerisce una preesistente faida o un regolamento di conti tra soggetti legati alla criminalità organizzata, attività che, purtroppo, affligge il territorio barese.
La precisione del calibro dei proiettili rinvenuti, la loro coerenza e il numero suggeriscono una pianificazione accurata dell’azione violenta, escludendo uno scatto d’ira o un atto impulsivo.
Gli investigatori si trovano ora a dover disporre una serie di verifiche incrociate.
L’analisi delle immagini di videosorveglianza dovrà essere approfondita, con un’attenzione particolare alla possibilità di identificare veicoli o persone sospette.
Le testimonianze, oltre a quelle dirette, richiederanno un’accurata verifica, alla ricerca di eventuali elementi di omissione o reticenza.
La mappatura degli ambienti criminali locali, la ricerca di precedenti episodi di violenza analoga e l’interrogatorio di potenziali informatori saranno cruciali per individuare i responsabili e ricostruire la dinamica precisa dell’agguato.
L’obiettivo è duplice: assicurare alla giustizia i colpevoli e, soprattutto, prevenire il ripetersi di simili eventi, garantendo la sicurezza dei cittadini.