Questa mattinata, la provincia di Bari è stata teatro di due gravi incidenti sul lavoro, che hanno gravemente compromesso l’incolumità di due lavoratori, sollevando interrogativi urgenti sulle condizioni di sicurezza e sulla tutela della dignità umana nei contesti lavorativi.
A Molfetta, un uomo di 40 anni ha subito un’esperienza traumatica precipitando da un ponteggio all’interno di un cantiere edile situato in via Leonardo Azzarita.
 La caduta, la cui dinamica è ancora oggetto di indagine, ha causato un complesso quadro di politraumi che hanno reso necessario il suo trasporto d’urgenza al Policlinico di Bari.
 Le sue condizioni cliniche sono state descritte come serie, evidenziando la gravità delle lesioni riportate e la delicatezza dell’intervento medico a cui è sottoposto.
 Questo evento drammatico riaccende il dibattito sulla necessità di protocolli di sicurezza più rigorosi e di una formazione più efficace per i lavoratori che operano in quota.
Parallelamente, a Putignano, un altro incidente ha scosso la comunità.
 Un lavoratore di 55 anni ha riportato un trauma cranio-facciale e fratture dei polsi a seguito di una caduta da un’altezza di tre metri.
 La dinamica, secondo le prime ricostruzioni, vede l’uomo precipitare da una scala, in circostanze che ora sono al vaglio delle autorità competenti.
 Il lavoratore è stato prontamente soccorso e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere di Bari per ricevere le cure necessarie.
Le autorità militari, i Carabinieri, hanno avviato indagini approfondite per chiarire le cause precise di entrambi gli incidenti e per accertare la conformità delle procedure di sicurezza implementate nei cantieri.
L’obiettivo primario è stabilire se le norme in materia di prevenzione degli infortuni siano state adeguatamente rispettate e se eventuali lacune o negligenze abbiano contribuito al verificarsi di questi eventi.
Questi episodi tragici non sono solo statistiche da registrare, ma rappresentano una profonda riflessione sulla responsabilità collettiva di garantire ambienti di lavoro sicuri e salubri.
  Richiedono un’analisi critica delle pratiche aziendali, una revisione dei controlli e un rafforzamento della cultura della sicurezza, dove la tutela della vita e dell’integrità fisica dei lavoratori sia prioritaria e non negoziabile.
  La prevenzione, la formazione continua e la vigilanza costante sono strumenti imprescindibili per evitare che simili tragedie si ripetano, preservando la dignità del lavoro e il valore inestimabile della vita umana.



 
                                    


