giovedì 4 Settembre 2025
26.1 C
Comune di Bari

Bari, Mobile Angel: Smartwatch per proteggere le donne vittime di violenza

A Bari si concretizza un’innovativa risposta alla violenza di genere con l’introduzione del progetto “Mobile Angel”, un dispositivo indossabile tecnologicamente avanzato destinato a fornire un supporto cruciale alle donne che vivono in situazioni di pericolo.
Lo smartwatch, già attivo in altre realtà italiane, si configura non solo come un oggetto, ma come un vero e proprio baluardo di sicurezza, connesso in tempo reale con la centrale operativa dei Carabinieri, garantendo un intervento tempestivo in caso di emergenza.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione Puglia con un investimento di 100.000 euro e attualmente disponibile in una prima tranche di 25 dispositivi, mira a colmare un vuoto nella protezione delle vittime, agendo come deterrente e, soprattutto, come strumento di mitigazione dei danni in situazioni di abuso.
Il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha sottolineato come “Mobile Angel” rappresenti una “prevenzione non tanto del reato in sé, ma piuttosto una riduzione degli effetti traumatici e una manifestazione tangibile della presenza dello Stato a sostegno della donna”.
Il dispositivo, intuitivo e facilmente utilizzabile, integra un sistema di geolocalizzazione e sensori in grado di rilevare movimenti bruschi o strattonamenti, attivando automaticamente un segnale di allarme che permette un intervento rapido delle forze dell’ordine.

Il comandante provinciale dei Carabinieri, Gianluca Trombetti, ha enfatizzato il valore di questa tecnologia come “alleato” per la donna che sceglie di denunciare, rafforzando il senso di sicurezza e la fiducia nelle istituzioni.
La sinergia con i centri antiviolenza, considerati sentinelle del territorio, è un elemento imprescindibile del progetto.
Questi centri, custodi di una profonda conoscenza delle dinamiche di violenza e delle esigenze delle vittime, forniscono un supporto fondamentale per l’utilizzo efficace del dispositivo e per l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza.
Ruggiero Mennea, consigliere regionale con delega al Welfare, ha definito il progetto come una “scommessa collettiva” volta a “eliminare lo spazio di rischio” per le donne, stimolando una maggiore consapevolezza e un impegno attivo da parte della cittadinanza.
I dati regionali del 2024 rivelano un aumento significativo degli accessi ai centri antiviolenza, superando i 2700.

Un dato incoraggiante è rappresentato dalla diminuzione del ritiro delle denunce, indice di una crescente fiducia nelle istituzioni e nella collaborazione tra pubblico e privato.

La direttrice del dipartimento Welfare della Regione, Valentina Romano, ha interpretato questa tendenza come un segnale positivo, testimoniante di un sistema di supporto sempre più efficace.

Il progetto “Mobile Angel” si avvale inoltre della collaborazione di Soroptimist International, un’organizzazione globale impegnata nella promozione dei diritti delle donne e nella lotta contro la violenza di genere.
Il loro contributo, basato su una lunga esperienza nel campo dell’empowerment femminile, è cruciale per garantire che il progetto sia sensibile alle specifiche esigenze delle donne e risponda in modo efficace alle sfide che si presentano.
Questo approccio multidisciplinare, che integra tecnologia, sicurezza, supporto psicologico e sensibilizzazione, si pone come modello innovativo per la prevenzione e la gestione della violenza di genere, incarnando un impegno concreto per la protezione delle donne e per la costruzione di una società più giusta e sicura.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -