La Procura di Bari, sotto la guida della pm Savina Toscani, ha avviato una complessa inchiesta sulla morte di un commerciale occorsa il 9 maggio scorso in un centro massaggi del quartiere Picone. Le indagini dei carabinieri sono orientate verso l’ipotesi di sfruttamento della prostituzione e morte come conseguenza di reato diverso, con l’obiettivo di accertare se in quel luogo si organizzassero anche incontri sessuali.Le prime analisi autopsiche hanno rivelato che il commercialista sia deceduto a causa di un attacco cardiaco. Tuttavia, sono stati trovati lividi sul collo e una ferita alla testa, ipoteticamente causata dalla caduta dopo il malore. Gli investigatori stanno esaminando le chat presenti sul telefono del defunto per comprendere se abbia assunto farmaci e accertare la presenza di sostanze tossiche.Il caso sembra collegarsi a un altro decesso avvenuto nella medesima struttura alcuni mesi fa. La Procura sta indagando anche sulla titolare del centro massaggi, con l’obiettivo di svelare eventuali connessioni tra la sua attività e il tragico evento.Gli esami tossicologici disposti hanno lo scopo di identificare eventuale assunzione di farmaci da parte dell’uomo. La Procura sta conducendo una complessa indagine per accertare se il centro massaggi sia un luogo in cui si abbiano rapporti sessuali tra i clienti e le prestazioni dei massaggi.Il caso sta suscitando scalpore nella comunità locale e la Procura è tenuta a svolgere approfondite indagini per garantire la giustizia e proteggere la sicurezza delle persone coinvolte.