Il Policlinico Universitario di Bari ha introdotto un’innovativa struttura di assistenza, l’Ambulatorio di Continuità Assistenziale di Emergenza e Medicina Interna (Caemi), con l’ambizioso scopo di rivoluzionare la gestione di pazienti fragili che giungono al pronto soccorso.
Questa iniziativa mira a ottimizzare i percorsi di cura, garantendo tempestività e appropriatezza, affrontando in maniera proattiva le sfide poste da patologie complesse e croniche spesso associate a criticità nella gestione ambulatoriale.
L’elemento cruciale di questo modello di assistenza risiede nell’identificazione precoce dei pazienti vulnerabili.
Durante la fase di triage, personale specializzato individua i casi che, pur beneficiando di un intervento immediato per la stabilizzazione della fase acuta, necessitano di approfondimenti diagnostici e terapeutici specialistici al di là delle risorse immediate del pronto soccorso.
Invece di prolungare il loro soggiorno in un contesto spesso congestionato e non ottimizzato per la presa in carico della complessità clinica, questi pazienti vengono dimessi con un preciso orientamento all’ambulatorio Caemi, un’unità dedicata all’interno del reparto di Medicina Interna Ospedaliera.
L’ambulatorio Caemi funge da ponte cruciale tra l’emergenza e la cura programmata.
Entro una settimana dalla dimissione dal pronto soccorso, i pazienti ricevono una visita internistica completa.
Il profilo clinico dei pazienti coinvolti è eterogeneo ma accomunato da una fragilità intrinseca: si tratta principalmente di soggetti affetti da patologie metaboliche come il diabete e l’ipertensione, disfunzioni renali e epatiche croniche, scompenso cardiaco, anemie, e acutizzazioni respiratorie che, pur richiedendo attenzione, non necessitano di ventilazione meccanica d’urgenza.
La figura centrale di questo modello è il medico dell’ambulatorio Caemi, che assume la responsabilità della presa in carico del paziente.
La valutazione clinica effettuata non si limita alla diagnosi, ma include la progettazione di un piano terapeutico personalizzato.
Questo può tradursi in una varietà di interventi: indirizzo verso ambulatori specialistici (cardiologia, nefrologia, epatologia, etc.
), esecuzione di procedure diagnostiche o terapeutiche in day service, inserimento in lista d’attesa per un ricovero ordinario, o, in alcuni casi, un ritorno al medico di medicina generale.
Un aspetto fondamentale e distintivo di questo approccio è l’enfasi sulla collaborazione e l’integrazione del percorso di cura.
Il Policlinico sottolinea un impegno attivo nel coinvolgere e coordinarsi con i medici di medicina generale, garantendo una transizione fluida e coerente per il paziente, e prevenendo la frammentazione dell’assistenza.
L’ambulatorio Caemi, in questo senso, non è un’entità isolata, ma un elemento centrale di un sistema di cura più ampio e integrato, volto a migliorare l’esperienza del paziente e l’efficacia complessiva del sistema sanitario.
Questo modello rappresenta un’evoluzione significativa nella gestione delle patologie croniche e complesse, promuovendo una cura proattiva, personalizzata e orientata al benessere del paziente.








