Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Puglia ha confermato la legittimità degli atti del Comune di Bari che prevedono la scadenza delle concessioni demaniali marittime attualmente in vigore, aprendo la strada a un nuovo sistema di affidamento basato su procedure competitive, analogamente a quanto già disposto per gli stabilimenti balneari. Le richieste di riesame presentate dal Circolo Canottieri Barion, dal Circolo Nautico il Maestrale e dal Circolo Unione sono state respinte, mentre resta in sospeso un ricorso simile avanzato dal Circolo della Vela.L’azione amministrativa comunale, che ha ridefinito la durata delle concessioni fissandola al 31 dicembre 2023 anziché al 2033, si è dimostrata conforme alle direttive fornite dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato in merito alla gestione delle concessioni demaniali. Questo orientamento giurisprudenziale sottolinea la natura transitoria di tali rapporti e l’impossibilità per i concessionari di invocare un diritto acquisito al rinnovo quando l’ente pubblico intenda procedere a una revisione del sistema di assegnazione, affidando le aree tramite gara pubblica o procedure comparative.I giudici amministrativi hanno evidenziato come la scelta del Comune di Bari di segmentare le gare per tipologie di attività sia un elemento di razionalità e di efficientamento. Tale approccio non si limita a uniformare le procedure, ma mira a ottimizzare l’utilizzo del demanio marittimo, tenendo conto delle diverse esigenze e caratteristiche degli operatori. L’amministrazione comunale, con questa strategia, si apre a un confronto aperto e competitivo, finalizzato a preservare e potenzialmente migliorare la configurazione attuale dell’assetto proprietario e gestionale delle aree costiere.La decisione del TAR implica un ripensamento profondo della gestione del demanio marittimo, promuovendo un accesso più ampio e pluralistico alle opportunità di gestione. Il Comune, attraverso la segmentazione delle gare, intende favorire la partecipazione di operatori specializzati in diversi settori (attività balneari, sportive, culturali, commerciali e industriali), garantendo così una maggiore diversificazione dell’offerta e un coinvolgimento più ampio della comunità locale. Questa scelta riflette una volontà di superare modelli gestionali consolidati, orientandosi verso un sistema più dinamico, inclusivo e rispondente alle mutate esigenze socio-economiche, in linea con i principi di trasparenza, concorrenza e interesse pubblico che devono guidare l’azione amministrativa. L’interpretazione fornita dal TAR conferma l’importanza di bilanciare la tutela degli interessi dei concessionari con la necessità di assicurare una gestione equa e sostenibile del bene pubblico, garantendo la fruibilità del demanio marittimo a beneficio di tutta la collettività.
Bari, via libera al nuovo sistema per le concessioni demaniali
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