L’elezione di Roberto Bellotti alla guida dell’Università Aldo Moro di Bari segna l’inizio di un capitolo denso di aspettative e sfide. Le sue prime parole, pronunciate a seguito del risultato, rivelano un misto di profonda gratitudine, genuina felicità e un ottimismo radicato, preludio a un impegno che si concretizzerà a partire dal primo ottobre, data in cui, a suo dire, la fase di “scherzo” – intesa come periodo di campagna elettorale – lascerà il passo a un lavoro intenso e mirato.Il neoeletto rettore ha scelto il Dipartimento di Fisica, luogo simbolo del suo percorso accademico, iniziato negli anni Ottanta, per condividere il momento con la sua “comunità di riferimento”. Questo gesto sottolinea un approccio che si prefigge di mantenere un legame forte con le origini e le persone che hanno contribuito alla sua formazione professionale e umana.L’agenda di Bellotti si articola attorno a due obiettivi primari: il completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la prosecuzione dei progetti in corso, con l’ambizione di massimizzarne l’impatto e l’efficacia. Tuttavia, al di là delle priorità amministrative, emerge una visione più ampia, incentrata sulla qualità della didattica e sull’ottimizzazione dei servizi offerti agli studenti. L’obiettivo è rendere l’Università Aldo Moro di Bari un polo di eccellenza non solo attrattivo per gli studenti pugliesi, ma anche capace di competere a livello nazionale e internazionale, attirando talenti e investimenti.Il gesto di celebrazione con i contendenti, Nicola Decaro e Danilo Caivano, rafforza l’immagine di un leader inclusivo, capace di superare le divisioni elettorali e di costruire un’unità di intenti. La descrizione di una “comunità coesa” suggerisce una volontà di collaborare e di sfruttare le competenze e le esperienze di tutti i membri dell’ateneo.L’esigenza immediata di riposo, espressa dal rettore, è emblematica del carico di responsabilità e della dedizione richiesti dal ruolo. Un anno di intensa campagna elettorale ha inevitabilmente compromesso il suo benessere fisico e mentale, preludio a una fase di ripresa necessaria per affrontare le sfide future con energia e lucidità.L’incontro con l’uscente rettore Stefano Bronzini, segnato da reciproci auguri e da un’espressione di continuità istituzionale, sottolinea l’importanza di garantire una transizione fluida e di preservare l’identità e i valori dell’Università. La lettera di Bronzini alla comunità universitaria, che ringrazia anche gli altri candidati, testimonia un approccio improntato alla trasparenza e alla riconoscenza. Il messaggio centrale è la percezione dell’Università di Bari come un’entità unitaria, al di là delle dinamiche elettorali, un principio fondamentale per affrontare le sfide che attendono l’istituzione.
Bellotti Rettore a Bari: Ottimismo e Sfide per l’Università Aldo Moro
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