Nel cuore della città di Bisceglie, un’operazione dei carabinieri ha portato alla luce un’articolata rete di produzione e distribuzione illecita di stupefacenti, culminata nell’arresto di tre giovani: due uomini di ventiquattro e ventidue anni, e una donna di ventuno.
L’azione, frutto di un’attività di indagine mirata e costante, ha svelato un sistema volto a eludere i controlli e a remunerare gli indagati attraverso il commercio illegale di sostanze proibite.
Le perquisizioni, condotte con scrupolo e competenza, hanno permesso di rinvenire una quantità considerevole di hashish, confezionato in precise porzioni per la successiva commercializzazione, per un peso complessivo di oltre 565 grammi.
A questa sostanza si aggiungevano circa 50 grammi di cocaina, già pronta per essere immessa nel mercato della droga, evidenziando un’organizzazione attenta a soddisfare la domanda e a massimizzare i profitti.
Oltre alle sostanze stupefacenti, l’accurata ricerca ha permesso di sequestrare materiale di confezionamento, elemento chiave per comprendere la logistica e la capacità di trasformazione delle merci illecite.
La presenza di 870 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività criminale, suggella il quadro di un’organizzazione strutturata e radicata nel tessuto urbano.
La gravità delle accuse, contestate ai tre soggetti, ha portato la Procura della Repubblica di Trani a richiedere la custodia cautelare in carcere, una misura volta a garantire l’impossibilità di reiterata attività delittuosa e a preservare l’efficacia delle indagini in corso.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la richiesta, ha convalidato l’arresto, sottolineando la necessità di un intervento immediato per tutelare la collettività e contrastare il dilagare del fenomeno della droga, una piaga sociale dalle conseguenze devastanti.
L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di contrasto alla criminalità organizzata e alla diffusione di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di restituire sicurezza e legalità alla comunità biscegliese.
L’inchiesta è ancora in corso e non si esclude la possibilità di ulteriori sviluppi e di individuazione di altri complici coinvolti nell’attività illecita.
