La Calabria, terra di antichi e nobili siti archeologici, è sul punto di vivere un momento di grande riproposizione e valorizzazione dei suoi tesori culturali grazie a una convenzione tra l’Azienda regionale per il verde e la cultura, Calabria Verde, e il Ministero della Cultura. Quest’ultima, rinnovata anche per il 2025, prevede l’intervento di Azienda Calabria Verde ai siti archeologici in tutta la Regione con l’obiettivo di farli conoscere nel mondo e di valorizzarne i tesori. I primi interventi saranno svolti dal direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, e dalla direttrice del Segretariato regionale Mic Calabria Maria Mallemace. La manodopera idraulico-forestale fornita dall’ente regionale sarà incaricata della pulizia dei siti archeologici dalle piante infestanti e dalle erbacce, preservandoli da eventuali rischi di incendio e rendendoli fruibili nella massima sicurezza. Il progetto prevede un piano ambizioso di valorizzazione e valorizzamento dei 59 siti archeologici calabresi, tra cui il Parco archeologico di Scolacium in provincia di Catanzaro, quello di Sibari, il parco urbano Hipponion e la villa romana di Casignana nella zona nord. Nella provincia di Cosenza sono localizzati 25 siti: località Lista e San Nicola di Amendolara, il Persinace di Nocara, sito Torre Mordillo di Spezzano Albanese, il sito Palecastro – Blanda di Tortora, Area archeologica di Francavilla Marittima. Analogamente sono 19 i siti interessati nella provincia di Reggio Calabria: la cattedrale Isodia e castello normanno di Bova, Forte Siacci di Campo Calabro, borgo antico e villa romana a Casignana, necropoli di Gerace, grotta S. Elia a Melicuccà, parco archeologico della villa romana del Naniglio a Gioiosa Jonica, teatro di Marina di Gioiosa, parco Mella ad Oppido Mamertina, parco Tauriani a Palmi, Antica Medma a Rosarno, area Kaulon di Monasterace e le aree archeologiche di Bova Marina, Cattolica di Stilo, siti archeo urbani ed ex polveriera forte sbarre di Reggio Calabria.