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Cambio al comando: la Marina Italiana guarda al futuro

Nella solenne cornice della piazza d’armi della base navale Mar Grande di Taranto, si è consumata oggi una cerimonia di profondo significato istituzionale: il passaggio di consegne al comando della Seconda Divisione Navale (Comdinav Due) e, contestualmente, al comando delle Forze Navali Italiane.

L’ammiraglio di divisione Andrea Petroni, dopo un anno di guida impegnativa e densa di responsabilità, ha formalmente trasferito le sue funzioni al contrammiraglio Andrea Ventura, in un momento celebrato alla presenza dell’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, e di una rappresentanza di autorità civili, militari e religiose, testimoni del valore e dell’importanza del ruolo svolto.
Il rito, intessuto di simbolismo marinaro, si è coronato con la tradizionale cerimonia del cambio di insegna a bordo di Nave Doria, ammiraglia del nuovo comandante, un gesto che incarna la continuità e l’evoluzione del servizio.
La presenza imponente di altre navi – Cavour, Martinengo, Alpino, Etna e Montecuccoli – schierate in porto, ha proiettato un’immagine di prontezza operativa e di capacità di risposta a qualsiasi necessità, sottolineando l’assetto di forza della Seconda Divisione Navale, un elemento cruciale per la sicurezza marittima e la proiezione della potenza italiana nel Mediterraneo e oltre.

Il contrammiraglio Ventura, pur riconoscendo le proprie origini geografiche distanti, ha espresso un profondo legame con Taranto, città dove ha trascorso un significativo periodo della sua carriera, in particolare al comando della portaerei Cavour.

Questa connessione personale ha conferito un ulteriore significato al suo insediamento, sottolineando l’integrazione tra l’individuo e l’istituzione.

L’ammiraglio Petroni, nel suo discorso di congedo, ha delineato un anno intenso, segnato da un’attività operativa e addestrativa capillare, che ha visto le sue navi impegnate in scenari diversi, dal Mediterraneo orientale alle complesse dinamiche di cooperazione NATO e Unione Europea.
Queste operazioni, spesso svolte in contesti geopolitici delicati, hanno richiesto un elevato livello di professionalità e flessibilità da parte degli equipaggi, impegnati a garantire la sicurezza delle rotte commerciali, a supportare missioni di soccorso umanitario e a contribuire alla stabilità regionale.
L’impegno, ha evidenziato, è stato costante e reattivo, rispondendo alle necessità della Marina italiana in ogni luogo e momento.

L’ammiraglio Petroni assumerà ora il comando del Comando Interregionale Marittimo Sud, un ulteriore riconoscimento del suo valore e competenza.
Il suo successivo incarico, pur lontano dalla base di Taranto, gli consentirà di continuare a servire la Marina italiana e di contribuire alla sua evoluzione strategica.
La sua dichiarazione finale, carica di emozione e gratitudine, ha ribadito un legame profondo con Taranto: “Taranto è la Marina e la Marina è Taranto”, un’affermazione che sintetizza un rapporto storico, culturale e strategico inscindibile, fondamentale per l’identità e la forza della Marina Militare Italiana.

La cerimonia ha rappresentato non solo un cambio di guida, ma una celebrazione del patrimonio marittimo italiano e un impegno rinnovato per la sua difesa e la sua proiezione nel mondo.

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