La Puglia, scrigno di biodiversità nel cuore del Mediterraneo, si conferma un habitat cruciale per la caretta caretta (Caretta caretta), una specie marina vulnerabile e indicatore sensibile dello stato di salute degli ecosistemi costieri.
I recenti dati raccolti da Goletta Verde, l’iniziativa di monitoraggio ambientale di Legambiente, rivelano un incremento significativo di siti di nidificazione lungo le coste regionali, con una concentrazione prevalente nella provincia di Lecce, ma con una presenza rilevante anche nel Tarantino.
L’incremento dei nidi, attualmente stimati in 38, non è un mero dato numerico, ma il risultato di un impegno sinergico tra diversi attori.
I “tartawatchers” di Legambiente, sentinelle silenziose che vegliano sulle spiagge durante le ore notturne, assicurano la tranquillità necessaria alla deposizione delle uova, mitigando l’impatto antropico e prevenendo disturbi potenzialmente fatali per le femmine.
Parallelamente, il personale del Museo di Scienze Naturali del Salento svolge un ruolo fondamentale nella ricerca, nell’educazione ambientale e nella sensibilizzazione del pubblico.
Ma la tutela della caretta caretta in Puglia non si limita alla sorveglianza dei siti di nidificazione.
A Manfredonia, in provincia di Foggia, il centro di recupero tartarughe marine offre un rifugio per esemplari feriti o in difficoltà, curandone oltre 26 esemplari nei primi sette mesi del 2025.
Questo intervento diretto testimonia l’importanza di un approccio olistico che include la riabilitazione e il reinserimento degli individui danneggiati.
Un elemento cruciale di questo successo è il crescente coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Attualmente, 16 comuni pugliesi hanno siglato un protocollo d’intesa che li impegna a implementare misure concrete per la protezione della caretta caretta, tra cui la pulizia manuale delle spiagge, la riduzione dell’inquinamento luminoso e acustico, e la gestione responsabile delle risorse costiere.
Queste azioni mirano a preservare l’habitat naturale della tartaruga marina e a minimizzare le interferenze antropiche.
Secondo Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde, l’esempio pugliese rappresenta un modello virtuoso da imitare a livello nazionale, dimostrando come l’azione collettiva e la sensibilità ambientale possano portare a risultati tangibili.
Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia, sottolinea che la tutela della caretta caretta è intrinsecamente legata alla salvaguardia della biodiversità e alla valorizzazione sostenibile del territorio.
Un turismo responsabile e una gestione attenta delle risorse costiere sono elementi imprescindibili per garantire un futuro prospero sia per la specie marina che per le comunità locali.
La sinergia tra conservazione ambientale, sviluppo economico e benessere sociale è la chiave per un futuro sostenibile.
Pur avendo compiuto progressi significativi, la Puglia ha ancora margini di miglioramento, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le misure di protezione e di promuovere una cultura della sostenibilità a tutti i livelli.