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Comune di Bari

Carlantino: Tra storia, transumanza e futuro dei tratturi

Carlantino, un gioiello incastonato tra il Molise e la Puglia, si appresta a diventare epicentro di una riflessione cruciale per il futuro del suo territorio e, più in generale, per la salvaguardia di un’eredità millenaria: i tratturi e la transumanza.

Domenica 7 settembre, il piccolo comune foggiano ospiterà un evento di prim’ordine, un’occasione unica per discutere della nuova legge regionale pugliese destinata a regolamentare e tutelare queste vie storiche, un provvedimento in procinto di essere approvato dal Consiglio regionale.
La collocazione geografica di Carlantino, ponte naturale tra due regioni, ne ha fatto un crocevia fondamentale per la rete intricata di tratturi che univano le vette del Molise alle fertili pianure del Tavoliere.

Questi non erano semplici sentieri, bensì arterie vitali per l’economia e la cultura delle comunità locali, percorsi sacri tracciati dai pastori che, con le loro greggi, scandivano il ritmo delle stagioni.
Il comune era attraversato da importanti vie di transito, arricchite da tratturelli secondari che ne amplificavano il ruolo strategico.

La valorizzazione dei tratturi rappresenta oggi una sfida complessa ma imprescindibile.
L’obiettivo non è solo quello di preservare una testimonianza del passato, ma di trasformarla in un motore di sviluppo sostenibile.
Il “turismo lento”, con la sua attenzione alla scoperta autentica del territorio e alla riscoperta di tradizioni ancestrali, si presenta come una leva potente per rilanciare leconomia locale e promuovere un’immagine della Puglia e del Molise in grado di attrarre visitatori ricercati.

Già gli enti regionali stanno implementando azioni concrete, come l’installazione di segnaletica dedicata, la creazione di cammini percorribili e la definizione di itinerari tematici.

Il paesaggio circostante Carlantino è costellato di testimonianze tangibili di questa storia antica.

Jazzi, strutture in pietra a secco che fungevano da ricovero per le greggi, e riposi, aree designate per il riposo e l’approvvigionamento idrico, punteggiano le colline circostanti, soprattutto nelle zone adiacenti al fiume Fortore.
Un tratturo particolarmente significativo derivava dalla direttrice Celano-Foggia e collegava il Molise al Tavoliere, consolidando il ruolo di Carlantino come snodo cruciale per il flusso di persone e merci.

Molti tratti di questi antichi percorsi sono ancora oggi riconoscibili nel tessuto rurale, manifestandosi come larghe fasce erbose o piste sterrate che solcano il paesaggio.
Riconoscere e interpretare questi segni del passato è fondamentale per trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza di una storia profondamente legata al territorio.

La forte identità culturale di Carlantino è intrinsecamente connessa alla transumanza, come testimonia la festa della Madonna, evento cruciale nel calendario locale, che celebra il passaggio delle greggi e rinsalda il legame tra la comunità e le sue tradizioni.
La transumanza, più che una semplice pratica pastorale, rappresentava un rito collettivo, un momento di aggregazione sociale e di scambio culturale.
La discussione sulla nuova legge regionale si configura quindi come un’opportunità per definire un nuovo paradigma di gestione del territorio, un modello che riconosca il valore intrinseco dei tratturi non solo come eredità storica, ma anche come risorsa strategica per il futuro.

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