Contraffazione a Modugno: Fiamme Gialle smantellano filiera da 250.000 euro.

L’azione delle Fiamme Gialle baresi ha portato alla luce un’articolata filiera di contraffazione e illeciti fiscali, smantellando un’operazione illegale con ramificazioni potenzialmente estese nel mercato natalizio.

Il sequestro, eseguito nella zona industriale di Modugno, ha riguardato un ingente stock di prodotti contraffatti, con un valore di mercato stimato in oltre 250.000 euro.

Al centro della scoperta, una consistente quantità di pupazzi “Labubu Popmart”, articoli divenuti estremamente popolari grazie alla viralità generata dai social media e dalla promozione di influencer di spicco.

Questi oggetti, in rapida ascesa come veri e propri beni da collezione, venivano destinati all’immissione illegale sul mercato, in un contesto di forte domanda stagionale.

Parallelamente alla contraffazione di questi articoli di tendenza, l’attività di controllo ha permesso di individuare e confiscare un vasto assortimento di calzini recanti i marchi di rinomate aziende di abbigliamento sportivo, tra cui Nike, Adidas, Puma e Fila.

La riproduzione non autorizzata di tali simboli distintivi configura un reato di contraffazione aggravata, che danneggia non solo le aziende legittime, ma anche i consumatori, spesso ignari dell’acquisto di prodotti di qualità inferiore e potenzialmente dannosi.

L’operazione non si è limitata alla contraffazione di abbigliamento e oggetti da collezione.

Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato un notevole volume di dispositivi e liquidi per sigarette elettroniche, privi del marchio fiscale obbligatorio.

La mancanza di questo contrassegno implica l’evasione dell’imposta di consumo, un danno erariale che incide sulle risorse destinate ai servizi pubblici.
L’azione investigativa, condotta con precisione e competenza, ha permesso di svelare una rete criminale che opera nell’illegalità, violando il diritto d’autore, le normative fiscali e i diritti dei consumatori.
I responsabili, ora denunciati, dovranno rispondere di accuse gravissime, tra cui contraffazione, alterazione di marchi, uso di segni distintivi mendaci, introduzione e commercio di prodotti contraffatti, ricettazione e evasione fiscale.
L’evento sottolinea la crescente sofisticazione delle attività illecite nel settore del commercio online e la necessità di un’azione coordinata e costante da parte delle forze dell’ordine per tutelare il mercato legale, i consumatori e il gettito fiscale.

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