Il tessuto cooperativo pugliese, motore di sviluppo locale e inclusione sociale, si configura come un sistema complesso e dinamico, delineato dal recente studio “La cooperazione in Puglia” realizzato da Unioncamere Puglia. La regione si posiziona al quinto posto a livello nazionale per numero di cooperative, con una forza lavoro media di circa 8,6 addetti per impresa, evidenziando un ruolo significativo nell’economia regionale.Il comparto agricolo, sebbene cruciale, non è il principale datore di lavoro. In termini di occupazione, spicca il settore dei servizi di assistenza sociale e sanitaria, con oltre 21.000 persone impiegate, a testimonianza della crescente domanda di supporto e cura nella comunità. Successivamente, il settore edile e quello primario (agricolo) assorbono rispettivamente 4.800 e 7.400 addetti. La struttura aziendale è prevalentemente caratterizzata da microimprese, che costituiscono l’80% del totale, affiancate da 31 grandi cooperative e 295 di medie dimensioni.Un aspetto emblematico è la significativa presenza femminile all’interno delle cooperative. Più di una su quattro (circa 2.100 su 9.111) è guidata da donne, una percentuale superiore alla media delle aziende pugliesi, dove le donne ricoprono il 24% delle cariche esecutive contro una media regionale del 22%. Questo dato riflette la vocazione democratica e inclusiva delle cooperative, che si rivelano terreno fertile per l’empowerment femminile, offrendo modelli organizzativi flessibili e opportunità di leadership per le donne. L’attenzione alla parità di genere si traduce in una maggiore rappresentanza femminile in settori chiave come i servizi sociosanitari e quelli dedicati all’infanzia.Nonostante i segnali positivi, il settore cooperativo pugliese ha subito una contrazione negli ultimi cinque anni, con una diminuzione del 30% del numero di cooperative e una riduzione di 15.000 posti di lavoro. Questo fenomeno, come sottolineato dagli esperti di Unioncamere Puglia, è riconducibile a fattori strutturali, in particolare alla crescente diffusione di nuove forme societarie semplificate, come le Srl, che offrono alternative più agili e, in alcuni casi, più attrattive per gli imprenditori.Tuttavia, il quadro economico-finanziario generale mostra un miglioramento tangibile. Le cooperative pugliesi registrano una crescita del fatturato, degli utili e degli investimenti, indicando una maggiore solidità e capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato. Questa ripresa è un segnale incoraggiante per il futuro del tessuto cooperativo regionale, che continua a rappresentare un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della Puglia. La sfida futura sarà quella di affrontare le nuove dinamiche del mercato e di attrarre e trattenere talenti, preservando al contempo i valori di mutualità, solidarietà e partecipazione che da sempre contraddistinguono le cooperative.