La comunità di Corato, in provincia di Bari, è stata scossa da una tragedia inimmaginabile: la perdita di un bambino di soli cinque mesi, avvenuta nella notte a seguito di un incidente stradale verificatosi alla periferia del paese.
La vicenda, intrisa di dolore e interrogativi, si è dipanata in poche ore, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia e nella cittadinanza.
La dinamica, ricostruita dagli agenti della polizia locale, ha visto l’auto condotta dalla madre sbandare improvvisamente.
La donna, tentando di evitare un animale che improvvisamente è apparso sulla carreggiata, ha perso il controllo del veicolo.
L’auto, in un tragico movimento, si è immobilizzata violentemente contro il tronco massiccio di un pino marittimo, un albero che segna il paesaggio della zona.
L’impatto, di notevole violenza, ha immediatamente attivato i sistemi di sicurezza passiva del veicolo, con lo scoppio degli airbag progettati per proteggere gli occupanti.
Tuttavia, la forza dell’urto si è rivelata fatale per il piccolo, che viaggiava a bordo di un ovetto posizionato sul sedile anteriore, accanto al conducente.
La violenza dello scontro lo ha sbalzato fuori dal suo dispositivo di sicurezza, aggravando la gravità delle lesioni riportate.
Nonostante i tempestivi soccorsi, il personale del 118, giunto rapidamente sul luogo dell’incidente, ha dovuto constatare le condizioni disperate del neonato.
La corsa contro il tempo verso il Policlinico di Bari si è conclusa con esito negativo: il bambino è spirato durante la notte, privando la sua famiglia di un futuro di gioia e speranza.
La madre, protagonista indimenticabile di questo dramma, è stata anch’essa trasportata in ospedale.
Sebbene ferita, le sue condizioni non sono risultate gravi, un elemento di conforto in un contesto dominato dal dolore.
Il suo ricovero nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Corato le permetterà di ricevere le cure necessarie e di affrontare il lutto con il sostegno del personale medico e dei suoi cari.
L’episodio solleva una riflessione cruciale sulla sicurezza stradale, in particolare per quanto riguarda il trasporto dei neonati in auto.
L’ovetto, seppur conforme alle normative vigenti, non sempre è sufficiente a garantire la protezione in caso di impatto di elevata intensità.
La vicenda mette in luce la fragilità della vita e l’importanza di adottare comportamenti prudenti alla guida, prestando costante attenzione all’ambiente circostante e rispettando i limiti di velocità.
L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia, offrendo il proprio sostegno e condividendo il profondo dolore per questa perdita irreparabile.