Fiori per la memoria: Bari contro la violenza sulle donne.

Il vento trasporta petali di ricordi, un effimero manto floreale adagiato sui luoghi intitolati a chi non c’è più, vittime silenziose di una violenza inaccettabile.
A Ceglie del Campo, Palmina Martinelli, Anna Costanzo, e altre donne il cui nome è inciso nel dolore collettivo, vengono onorate con corone di fiori, simboli di una memoria che rifiuta di svanire.

Questi gesti, più che semplici cerimonie, rappresentano un impegno solenne da parte dell’amministrazione comunale di Bari: un’azione concreta per contrastare la cultura del patriarcato e costruire un futuro permeato di rispetto, parità e giustizia.
La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne non è un evento isolato, ma un punto di partenza per una riflessione profonda e un’azione continua.

L’omaggio alle vittime, attraverso la deposizione di corone e la commemorazione delle loro storie, mira a sensibilizzare la comunità e a rompere il silenzio che troppo spesso avvolge questi drammi.
Il Teatro Petruzzelli, con il suo camerino dedicato ad Anna Costanzo, truccatrice talentuosa strappata alla vita prematuramente, testimonia l’impatto devastante della violenza e l’importanza di celebrare la vita delle donne, in tutte le sue sfaccettature.

L’iniziativa “Per non morire”, a cui hanno partecipato il sindaco Vito Leccese e il sovrintendente Nazzareno Carusi, con la presenza di giovani studenti, ha avuto come voce protagonista Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta a un atto di estrema brutalità.
Il suo racconto, potente e commovente, ha offerto un quadro vivido della sofferenza, del percorso di guarigione fisico e psicologica, e della resilienza umana di fronte all’abisso della violenza.

La sua testimonianza, più che un lamento, è stata un grido di speranza e un monito per le generazioni future.

L’impegno del Comune di Bari si estende oltre la giornata commemorativa.

Il ciclo di iniziative prosegue con una giornata di studio dedicata al Codice Rosso, focalizzata sugli atti persecutori, le indagini, le condotte appropriate e gli strumenti di difesa a disposizione delle vittime.
Questa giornata di approfondimento, che coinvolgerà operatori delle forze dell’ordine, assistenti sociali, avvocati e rappresentanti delle associazioni del territorio, mira a rafforzare la rete di protezione e a fornire risposte concrete e specializzate.

È imperativo che le istituzioni, le associazioni e la comunità nel suo complesso lavorino in sinergia per prevenire la violenza, supportare le vittime e garantire giustizia per tutte.

La memoria delle donne scomparse non può essere solo un ricordo doloroso, ma deve tradursi in un catalizzatore per un cambiamento culturale profondo e duraturo.

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