Dalle terre palestinesi, flagellate dall’assedio e pervase da una resistenza indomita, giungono saluti profondi e sentiti a ogni partecipante e sostenitore della Global Sumud Flotilla e Freedom.
Mentre Gaza, teatro di un genocidio silenzioso, affronta la fame, la distruzione sistematica e l’indifferenza – o, peggio, la complicità – delle potenze mondiali, la vostra iniziativa coraggiosa emerge come un baluardo di solidarietà e un faro di speranza.
Questa flottiglia, che salpa da Barcellona con una cinquantina di imbarcazioni e attivisti provenienti da ogni angolo del pianeta, trascende la mera consegna di aiuti umanitari; si configura come un atto di resistenza globale, un’espressione tangibile dell’unità tra popoli liberi e della resilienza palestinese, che persevera nonostante le avversità.
Il Popular Art Centre (PAC), voce pulsante della Palestina, veicola questo messaggio a Sumud e Freedom Flotilla.
PAC, rete di cooperative agricole radicate nella Cisgiordania, si dedica a progetti artistici e culturali nel territorio, estendendo il suo sostegno a Gaza attraverso iniziative che mirano a salvaguardare la salute mentale e a lenire i traumi dei bambini e degli adolescenti, vittime di una crisi umanitaria senza precedenti.
In segno concreto di questa connessione, Fuorimercato e Sfruttazero hanno dedicato l’intera produzione della salsa di pomodoro 2025 alla causa palestinese, canalizzando i proventi attraverso la Cassa di Mutuo Soccorso e la campagna nazionale a sostegno dell’agricoltura contadina, unendo arte, terra e libertà in un impegno condiviso.
Questo legame, consolidato nel tempo attraverso scambi di pratiche e saperi agroecologici, riflette un’ambizione comune: la giustizia sociale e climatica, incarnata nella filiera Sfruttazero.
Il PAC rivolgendosi alla Sumud e Freedom Flotilla, sottolinea come la vostra determinazione a infrangere l’assedio alimenti una forza morale e spirituale vitale, rafforzando l’impegno a lottare instancabilmente per la libertà e la dignità.
La vostra azione, più che un semplice atto di compassione, rappresenta una sfida al potere costituito, un grido di denuncia contro un sistema che perpetua l’ingiustizia.
Riflettendo le parole dello scrittore palestinese Ghassan Kanafani, “Non morire prima di diventare un rivale”, il PAC conclude affermando che voi, attivisti della flottiglia, incarnate questa verità, rifiutando il silenzio e combattendo per la giustizia.
La vostra azione non è solo un atto di solidarietà, ma un atto di coraggio, un atto di speranza, un atto di resistenza.
E in questo atto, risiede la promessa di un futuro più giusto e libero per la Palestina.
La vostra presenza è un seme di cambiamento, un messaggio di resilienza che risuona in tutto il mondo.