giovedì 11 Settembre 2025
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Foggia, la comunità reclama: riaprite La Magna Capitana!

Un’onda di scontento e frustrazione ha increspato il tessuto culturale di Foggia, manifestandosi in un vibrante presidio di cittadini di fronte alla sede della Biblioteca “La Magna Capitana”, un’istituzione chiusa ingiustamente da oltre due anni.

Il silenzio assordante che avvolge questa vicenda rappresenta non solo un fallimento amministrativo, ma una profonda ferita alla comunità, privandola di un patrimonio inestimabile.

La biblioteca, un colosso letterario esteso su 16.000 metri quadrati, la pone tra le realtà più imponenti d’Italia, custode di un tesoro di circa 400.000 volumi.

Tra questi, spiccano sezioni di manoscritti antichi e edizioni rare, testimonianze preziose di storia e cultura che languiscono nell’inattività, accessibili solo attraverso la mediazione precaria e inadeguata di locali temporanei, ora relegati a un’ala del museo di storia naturale.
Questa soluzione emergenziale, pur essendo una risposta d’urgenza, genera disagi tangibili per il personale bibliotecario, costretto a operare in condizioni non ottimali, e limita drasticamente l’esperienza di fruizione per gli utenti.

La nascita del Comitato per la riapertura testimonia la crescente insofferenza popolare e la volontà di trascendere l’inerzia burocratica.
Mario Nobile, voce autorevole del comitato, ha sollevato una critica feroce: intere generazioni di studenti, provenienti anche da altre città per frequentare l’Università di Foggia, hanno iniziato il loro percorso formativo senza mai poter accedere alla biblioteca centrale, un’esperienza privativa e penalizzante che ne compromette il pieno sviluppo accademico.
Il presidio non è solo una richiesta di riapertura, ma una denuncia della mancanza di trasparenza e di responsabilità politica.

L’assenza di una voce forte e coerente da parte degli amministratori locali e provinciali configura una connivenza tacita con una gestione che penalizza il territorio, alimentando un senso di abbandono e frustrazione.

La chiusura prolungata della Biblioteca “La Magna Capitana” è un’occasione perduta.

I fondi regionali destinati alla digitalizzazione del patrimonio librario e alla messa a norma degli impianti, compreso il sistema antincendio, avrebbero dovuto trasformare questa istituzione in un polo di eccellenza a livello nazionale, un punto di riferimento per studiosi e appassionati.

Invece, l’immobilismo ha vanificato questi investimenti e ha lasciato inaltere le criticità strutturali.
Il tempo delle promesse e delle scuse è scaduto.
La Regione e gli enti locali sono chiamati a fornire risposte concrete e garantite, restituendo alla comunità foggiana il diritto a fruire di un bene culturale essenziale e a valorizzare il potenziale di un’istituzione che, con il giusto impegno e la visione strategica, potrebbe rappresentare un motore di sviluppo intellettuale e sociale per l’intera regione.

La riapertura della Biblioteca “La Magna Capitana” non è solo una questione di libri e scaffali, ma di dignità e futuro per Foggia.

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