Questa mattina, via De Amicis a Foggia si è vestita di silenzio e memoria, teatro di una cerimonia solenne per commemorare le vittime del tragico crollo del 3 giugno 2014. Alle 3:50, una fuga di gas innescò una catastrofe che spazzò via un intero edificio, strappando alla vita Giuseppina Fiore, Luigi Veneziano e, a distanza di giorni, Antonio Morelli.Il dolore per questa perdita non si è mai spento, ancorandosi profondamente nel tessuto sociale foggiano, già segnato da altre ferite ancora aperte. Il ricordo del crollo di viale Giotto nel 1999, che portò via 67 vite, e della tragedia di via Delle Frasche nel 2004, con le sue otto vittime, risuona come un eco costante, un monito sulla fragilità dell’esistenza e sulle responsabilità che gravano sulla comunità.Giuseppina e Luigi, giovani coniugi, si sono eretti, con il loro gesto disinteressato, a baluardo protettivo per il loro piccolo Salvatore, un bambino che incarnava la speranza e il futuro. Il loro sacrificio, insieme al dolore di Antonio Morelli, rappresenta una ferita profonda che la città di Foggia porta con sé. La Sindaca Maria Aida Episcopo, affiancata dalle autorità civili e militari e dai familiari delle vittime, ha guidato la cerimonia, sottolineando l’importanza di non dimenticare, di custodire la memoria come un impegno morale. La deposizione della corona di alloro, dai colori della città e della Repubblica Italiana, ha simboleggiato un voto solenne: un giuramento contro l’oblio, una promessa di onorare la loro memoria. Questa giornata non è solo un momento di raccoglimento, ma un’occasione per riflettere sulle cause di queste tragedie, sulle inadempienze strutturali e sulle debolezze che hanno contribuito a queste perdite irreparabili. È un invito a vigilare, a controllare, a garantire la sicurezza degli edifici e a tutelare la vita dei cittadini. Il loro sacrificio non deve essere vano, ma ispirare azioni concrete per prevenire nuove catastrofi e costruire una città più sicura e più umana. La loro memoria, scolpita nel cuore della comunità, risuonerà come un canto di speranza e un monito costante.
Foggia, memoria delle vittime del crollo del 2014.
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