Nel cuore dell’agro-foggiano, a Tortorella, un’operazione dei Carabinieri ha portato alla luce una sofisticata filiera di produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti, sradicando un’attività criminale radicata nel territorio.
L’intervento, culminato nell’arresto in flagranza di un uomo di 59 anni, ha permesso di sequestrare circa 80 chilogrammi di marijuana, una quantità considerevole che testimonia l’ampiezza e l’organizzazione dell’operazione illecita.
Il valore stimato della droga, qualora immessa nel mercato illegale, si aggira intorno ai 500.000 euro, cifre che denotano un impatto economico significativo per l’organizzazione criminale.
La scoperta è avvenuta durante un’accurata perquisizione di una masseria, in particolare in un locale seminterrato adibito a laboratorio di trasformazione.
Oltre alla marijuana grezza, i militari hanno rinvenuto una serie di attrezzature specifiche per la lavorazione e il confezionamento della sostanza, confermando la natura professionale e strutturata dell’attività.
Questi strumenti, che vanno ben oltre il semplice materiale necessario per la manipolazione della droga, suggeriscono un processo produttivo meticolosamente pianificato e gestito.
Elemento particolarmente rilevante emerso dall’ispezione è la presenza di dispositivi elettronici avanzati, identificati come “jammer”.
Questi dispositivi, capaci di interferire con le frequenze radio e disturbare le comunicazioni, rivelano un’ulteriore dimensione dell’organizzazione, volta a eludere i controlli delle forze dell’ordine e a proteggere la sua attività.
L’impiego di tali tecnologie sottolinea la capacità di adattamento e la proattività dei responsabili, che dimostrano di aver investito risorse significative per evitare l’intercettazione e il perseguimento.
Il locale adibito ad essiccatoio è stato posto sotto sequestro, segnando la sospensione di un processo cruciale per la produzione di marijuana di elevata qualità.
L’operazione, oltre ad aver disarticolato una specifica filiera, rappresenta un importante contributo alla lotta contro il traffico di droga nella regione, un fenomeno che affligge il tessuto sociale ed economico con conseguenze devastanti.
Il caso, ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, promette di far emergere ulteriori dettagli sull’organizzazione e sui complici coinvolti, con l’obiettivo di smantellare completamente la rete criminale.