Un’iniziativa virtuosa e lungimirante, nata dalla sinergia tra Formedil CPT Taranto, la Prefettura locale e le imprese edili, ha recentemente coronato il percorso formativo di sedici migranti, richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale, aprendo loro le porte del mondo del lavoro. Questo progetto, inserito in un protocollo d’intesa più ampio volto all’integrazione socio-lavorativa, rappresenta un modello di accoglienza e di sviluppo, andando oltre la mera assistenza per promuovere l’autonomia e la dignità dei partecipanti.Il programma, che ha visto l’impegno di 238 persone provenienti da una miriade di culture – Mali, Burkina Faso, Guinea, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Bangladesh, Afghanistan, solo per citarne alcune – ha erogato un intensivo ciclo di oltre 250 ore di formazione professionale, focalizzato sulle competenze essenziali per il settore edile. La cerimonia di consegna degli attestati, tenutasi presso la sede di Formedil nel quartiere Paolo VI, ha sancito il completamento di questa tappa cruciale e ha visto la partecipazione del prefetto Paola Dessì, testimoniando l’importanza strategica dell’iniziativa per il territorio.L’elemento distintivo di questo progetto risiede nell’attiva partecipazione delle imprese edili locali, che non si sono limitate a offrire opportunità di lavoro, ma hanno contribuito attivamente alla formazione dei partecipanti attraverso tirocini pratici direttamente in cantiere. Questa integrazione nel tessuto produttivo rappresenta un investimento nel futuro, poiché permette ai migranti di acquisire esperienza concreta e di costruire relazioni professionali durature. Il presidente di Formedil, Paolo Campagna, ha sottolineato la crescente necessità di figure qualificate nel settore edile e ha esaltato il contributo fondamentale della Prefettura, delle associazioni e dell’Ance Taranto per aver reso possibile questa iniziativa. Il suo commento ha evidenziato la motivazione intrinseca dei partecipanti, desiderosi di apprendere e integrarsi nella società italiana.Il vicepresidente di Formedil, Francesco Bardinella, delegato Fillea Cgil Taranto, ha aggiunto una prospettiva significativa, sottolineando come il progetto sia un esempio tangibile di come dignità, riscatto e accoglienza vera possano essere realizzati quando tutti gli attori sociali mettono il lavoro al centro delle loro azioni. Avviato circa un anno fa, il progetto non si limita a fornire competenze tecniche, ma si propone di costruire ponti tra culture diverse, offrendo una risposta concreta alla richiesta di manodopera qualificata e, al contempo, promuovendo l’autonomia e l’inclusione sociale dei migranti. L’iniziativa si pone come un esempio di come l’integrazione possa essere un motore di crescita economica e sociale, contribuendo a costruire una comunità più coesa e prospera. Il successo di questa prima fase incoraggia a proseguire con nuove edizioni, ampliando l’offerta formativa e coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, per rafforzare il tessuto sociale e promuovere un futuro di opportunità per tutti.
Formazione e lavoro: 16 migranti spiccano il volo nel settore edile
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