L’Università Aldo Moro di Bari ha aperto le sue porte a due studenti provenienti da Gaza, segnando un gesto di profonda speranza e impegno in un contesto globale segnato da crescenti tensioni.
L’arrivo, avvenuto attraverso un percorso umanitario complesso e delicato, è il risultato di una sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, Mur, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e il Consolato di Gerusalemme, a testimonianza di una volontà condivisa di offrire opportunità concrete di istruzione a giovani palestinesi colpiti dalla situazione umanitaria.
Questi due studenti rappresentano il primo nucleo di un’iniziativa ben più ampia, il progetto “Iupals” (Italian universities for Palestinian students), che ha visto 35 Atenei italiani mobilitarsi per offrire un totale di cento borse di studio.
L’obiettivo del progetto, ideato e promosso dalla CRUI, non si limita alla mera assistenza economica, ma si propone di garantire un supporto completo per un intero ciclo di studi universitari, offrendo agli studenti palestinesi la possibilità di costruire un futuro basato sulla conoscenza e sulla formazione.
L’accoglienza all’aeroporto militare di Ciampino, e l’immediato trasferimento a Bari, sono stati accompagnati da una commozione palpabile.
I due studenti, nonostante la fatica del viaggio e le incertezze del futuro, hanno espresso la loro gratitudine e il pensiero rivolto a coloro che sono rimasti a Gaza, testimoniando la resilienza e la speranza che ancora pulsano in una terra martoriata.
La professoressa Fausta Scardigno, delegata dall’attuale Rettore Roberto Bellotti e dall’intera comunità accademica, ha sottolineato l’importanza di questo evento come pietra miliare per l’Ateneo, che ha dimostrato una ferma convinzione nel potere trasformativo dell’istruzione.
L’impegno dell’Università Aldo Moro si inserisce in un percorso iniziato dal precedente Rettore, Stefano Bronzini, che ha sempre promosso un modello di università inclusiva, capace di abbattere le barriere culturali e sociali e di promuovere l’integrazione.
Questo gesto non è solo un atto di solidarietà, ma anche una presa di posizione a favore dei diritti umani e del diritto allo studio, elementi fondamentali per la costruzione di un futuro di pace e prosperità per la regione.
L’Università Aldo Moro si conferma così un luogo di accoglienza, di dialogo e di speranza, un faro in un mare di incertezza, pronto a accogliere e a sostenere le nuove generazioni di studenti palestinesi nel loro percorso di crescita personale e professionale.
L’auspicio è che questo sia solo l’inizio di un impegno ancora più ampio e strutturato a favore della comunità palestinese, un investimento nel futuro di un intero popolo.