Un’ombra di inquietudine si è addensata sul cuore pulsante del quartiere delle Ceramiche a Grottaglie, un distretto che dovrebbe incarnare arte, tradizione e accoglienza.
L’episodio recente, fortunatamente risolto senza feriti gravi, di lancio di oggetti contundenti – bottiglie di vetro – rappresenta una frattura profonda nel tessuto sociale, un sintomo preoccupante di un disagio più radicato.
Il sindaco Ciro D’Alò, con toni di profonda amarezza e preoccupazione, ha espresso il suo rammarico per l’impotenza amministrativa di fronte a tali manifestazioni di sconsideratezza.
Questo non è un evento isolato, bensì l’apice di un crescente senso di insicurezza che serpeggia tra residenti, commercianti e visitatori.
Le segnalazioni che giungono quotidianamente, supportate da prove fotografiche, dipingono un quadro allarmante: un abbandono percepito, una mancanza di tutela che erode la qualità della vita e mina la reputazione di un luogo che dovrebbe essere sinonimo di bellezza e creatività.
L’amministrazione comunale, impegnata in un’opera di valorizzazione del quartiere, si trova a confrontarsi con una realtà frustrante: la sfacciataggine di comportamenti distruttivi che vanificano gli sforzi compiuti per promuovere un’immagine positiva e attrarre investimenti.
La questione trascende la semplice gestione dell’ordine pubblico, configurandosi come una problematica sociale complessa che richiede un approccio multidisciplinare.
Per affrontare questa sfida, il Comune intende avviare un processo di ascolto e partecipazione, convocando innanzitutto un incontro con i residenti e gli artigiani, custodi della memoria e dell’identità del quartiere.
Successivamente, sarà istituito un tavolo di lavoro con le forze dell’ordine per definire strategie di prevenzione e repressione, ma soprattutto per comprendere le cause profonde di tali comportamenti.
La solidarietà verso le vittime, lavoratori e residenti, è la priorità.
Parallelamente, si lancia un appello diretto ai genitori, affinché esercitino una supervisione attenta sui propri figli, poiché spesso i responsabili sono minorenni, a volte complici di adulti che agiscono con una gravità sconcertante.
È imperativo comprendere che danneggiare il patrimonio artistico e culturale, imbrattare le strade, non è un gesto innocuo o un diversivo adolescenziale; è un atto di inciviltà, una manifestazione di mancanza di rispetto verso il bene comune e una profonda carenza di senso civico.
L’educazione al rispetto e alla responsabilità, insieme a un rafforzamento della presenza istituzionale e di un’attenta analisi delle dinamiche sociali, rappresentano le chiavi per restituire al quartiere delle Ceramiche la serenità e la bellezza che merita.