Nella quieta cornice di San Giovanni Rotondo, un’allarmante serie di incendi ha scosso la comunità nella notte, manifestandosi in prossimità di una vasta area verde che abbraccia il tessuto abitativo della contrada Costa.
L’evento, sviluppatosi alle porte della mezzanotte, ha rapidamente generato preoccupazione e mobilitato risorse a diversi livelli.
La drammaticità della situazione ha imposto misure precauzionali urgenti, comportando l’evacuazione di una ventina di abitazioni, con un impatto diretto su circa centocinquanta persone.
Fortunatamente, la resilienza e la rete di supporto sociale locale hanno permesso a molti di trovare rifugio presso familiari e conoscenti, mitigando l’impatto emotivo dell’emergenza.
Il Comune di San Giovanni Rotondo, dimostrando prontezza e capacità di risposta, ha attivato il Centro Operativo Pozzo Cavo, assumendo un ruolo di regia cruciale nel coordinamento delle operazioni di spegnimento.
La struttura ha fungere da fulcro per la gestione delle risorse e la comunicazione tra le diverse unità operative.
L’intervento si è articolato su più fronti: squadre dei Vigili del Fuoco, con un tempestivo richiamo al Canadair, personale specializzato dell’ARIF (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali), e pattuglie della Polizia Locale hanno lavorato in sinergia.
Parallelamente, un significativo numero di cittadini, animati da spirito civico e senso di appartenenza, si sono offerti volontari, contribuendo attivamente a contenere la progressione delle fiamme e a fornire supporto logistico.
L’incendio, alimentato probabilmente da una combinazione di fattori tra cui le condizioni meteorologiche favorevoli alla propagazione (bassa umidità, venti di direzione variabile) e, forse, la presenza di materiale combustibile accumulato, ha rappresentato una seria minaccia per l’abitato e per l’ecosistema circostante.
La lotta contro le fiamme, protrattasi per diverse ore sotto la supervisione costante di rappresentanti comunali, ha richiesto un notevole dispendio di energie e risorse.
Il contenimento definitivo, sebbene raggiunto, lascia dietro di sé interrogativi sulla vulnerabilità del territorio e sull’importanza di rafforzare misure di prevenzione, di gestione del rischio incendiario e di sensibilizzazione della popolazione.
L’episodio sottolinea, inoltre, la necessità di un’azione sinergica tra istituzioni, corpi specializzati e comunità locale per tutelare il patrimonio naturale e la sicurezza delle persone.
La ricostruzione e la valutazione approfondita delle cause rimangono priorità assolute per evitare che simili drammi si ripetano.