L’Arsenale, un cuore pulsante: tra memoria industriale e futuro resilienteNell’imponente scenario dell’ex sala a tracciare dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, si è inaugurata “L’Arsenale, mani in opera”, una mostra fotografica a cura del veronese Cataldo Albano, fotografo tarantino d’origine e già autore del progetto multimediale “Taranto 2 Mari 1 Anima”. L’esibizione, aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 2 luglio, offre uno sguardo inedito e intimo su un’istituzione che, da oltre un secolo, ha segnato in modo indelebile l’identità e lo sviluppo socio-economico della città.L’opera di Albano non è un semplice reportage, ma una riflessione sulla resilienza di un’eredità industriale complessa, un viaggio di tre mesi immersivo nelle officine, nei cantieri e nei laboratori dell’Arsenale. Attraverso una cinquantina di fotografie, integrate da appunti multimediali e un video, l’autore svela la vita quotidiana di un luogo cruciale per la Marina Militare, un cuore pulsante che continua a battere nonostante le trasformazioni epocali che hanno investito il panorama produttivo globale.L’esposizione trascende la mera documentazione per divenire una celebrazione del saper fare artigiano, un omaggio alla perizia e alla dedizione di uomini e donne che, con le loro mani, traducono progetti complessi in realtà tangibile. Le immagini catturano la coesistenza di competenze veterane e nuove leve, il dialogo silenzioso tra esperienza e innovazione, il passaggio di conoscenze che si tramanda di generazione in generazione. Le riprese aeree realizzate con droni offrono una prospettiva inedita sull’imponenza dell’Arsenale, mentre i dettagli ravvicinati delle mani all’opera sottolineano la preziosità del lavoro manuale, un’abilità sempre più rara nel mondo dell’automazione e dell’intelligenza artificiale.”Abbiamo voluto svelare il dietro le quinte di un luogo simbolo,” ha dichiarato Albano, “per mostrare l’importanza del know-how umano in un contesto in rapida evoluzione.”L’ammiraglio Vincenzo Montanaro, Comandante Marittimo Sud, ha sottolineato come l’Arsenale non sia solo un complesso industriale, ma un patrimonio culturale e umano che incarna i valori del lavoro, della competenza e del senso di appartenenza. “Queste fotografie testimoniano la dignità del lavoro, la volontà di contribuire a un progetto collettivo, la capacità di garantire la logistica di supporto alla flotta,” ha affermato. L’ammiraglio Pasquale De Candia, Direttore dell’Arsenale, ha aggiunto che l’istituzione rappresenta uno scrigno di maestria, un luogo dove le idee prendono forma attraverso la fatica e l’ingegno di persone che continuano a costruire il futuro della Marina Militare e del Paese.La mostra si configura, quindi, come un’occasione per riflettere sul valore del lavoro artigianale in un’era dominata dalla tecnologia, per riscoprire la bellezza e la ricchezza di un sapere che rischia di andare perduto e per celebrare la forza di un’istituzione che continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità tarantina e per il sistema industriale nazionale. Un invito a guardare oltre le apparenze, ad apprezzare la complessità di un ambiente di lavoro unico e a comprendere il ruolo cruciale che l’Arsenale gioca nel tessuto economico e culturale del territorio.