L’ex caserma Magrone, situata in via Amendola a Bari, è destinata a una trasformazione radicale, segnando una tappa fondamentale nel piano di rigenerazione urbana della città.
Un’area un tempo adibita a funzioni militari, ora oggetto di un ambizioso progetto di riconversione, vedrà la nascita di un moderno campus universitario, fulcro di un più ampio “Parco dell’Innovazione”.
La recente firma del contratto di locazione gratuita, stipulato dall’Agenzia del Demanio in favore della Regione Puglia e dell’Adisu Puglia, formalizza l’impegno a realizzare questa visione.
L’iniziativa, radicata nel Protocollo di Intesa del 2023 e inserita nel più ampio Piano Città degli Immobili Pubblici di Bari, non si limita alla mera creazione di un polo universitario.
Essa rappresenta un investimento strategico volto a catalizzare lo sviluppo economico e sociale del territorio, integrando la nuova struttura nel tessuto urbano e aprendola alla comunità.
L’idea cardine è quella di creare un ecosistema dinamico, un luogo di incontro tra ricerca, didattica, innovazione e amministrazione pubblica.
Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia attraverso fondi derivanti dall’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione con il governo (data di stipula 29 novembre 2024), prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro.
La concessione della locazione gratuita per un periodo di 50 anni testimonia l’importanza strategica che l’iniziativa riveste per le istituzioni coinvolte.
La visione complessiva, promossa congiuntamente dalla Regione Puglia e dal Politecnico di Bari, con il supporto cruciale dell’Agenzia del Demanio, dell’Adisu Puglia, del Comune di Bari e del Ministero dell’Università e della Ricerca, va ben oltre la semplice creazione di un campus.
L’area riqualificata ospiterà non solo residenze studentesche, ma anche laboratori di ricerca all’avanguardia, spazi didattici interattivi e uffici destinati alla Pubblica Amministrazione.
Questo approccio ibrido, orientato alla condivisione e all’ottimizzazione delle risorse, mira a ridurre i costi legati alle locazioni passive e a promuovere una maggiore sinergia tra le diverse realtà presenti sul territorio.
Il “Parco dell’Innovazione” si configura dunque come un motore di sviluppo locale, un laboratorio di idee e competenze, un luogo di aggregazione e di crescita per la città di Bari e per l’intera regione Puglia, rafforzando il suo ruolo di polo attrattivo per studenti, ricercatori e imprese innovative.
L’intervento non è solo un progetto immobiliare, ma un investimento nel futuro, un segnale di speranza e di progresso per la comunità.








