Le missioni analogiche Commercial Astronaut Care 1 e 2 hanno segnato un punto di svolta nella ricerca scientifica applicata, inaugurando un paradigma innovativo per la sperimentazione spaziale e producendo risultati tangibili con implicazioni immediate per il nostro pianeta.
A illustrare in dettaglio l’importanza di questo sforzo pionieristico è stato il comandante Tommaso Tonina, durante un evento di resoconto che ha riscosso ampia risonanza a livello internazionale e scientifico.
La peculiarità di questo progetto risiede nella sua collocazione geografica e concettuale: un ambiente unico al mondo, la diramazione inaccessibile delle Grotte di Castellana, trasformata per due settimane in una “bolla” spaziale.
L’associazione no-profit Space Pioneers ha orchestrato la missione “Commercial Astronaut Research for Earth” (Caam), simulando fedelmente le condizioni di una vera e propria missione spaziale.
Care-1, condotta dal 10 al 12 ottobre, e Care-2, dal 13 al 26 ottobre, hanno rappresentato due fasi distinte di questo esperimento complesso.
L’obiettivo primario andava oltre la semplice simulazione.
Care 1 e 2 hanno mirato a validare e ottimizzare protocolli sperimentali che, altrimenti, richiederebbero un costo e una complessità insostenibili in ambiente spaziale.
Questi protocolli, relativi a diverse discipline scientifiche, spaziavano dalla biologia alla geologia, passando per la medicina e l’ingegneria dei materiali.
Parallelamente, le missioni hanno focalizzato l’attenzione sullo sviluppo di linee guida e metodologie riproducibili per garantire la sopravvivenza autonoma in ambienti ostili, non solo per future esplorazioni spaziali, ma anche per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e da eventi catastrofici sulla Terra.
L’isolamento prolungato nelle Grotte ha permesso di testare rigorosi protocolli di isolamento sensoriale, privazione della luce solare naturale e l’efficacia di regimi alimentari basati su alimenti liofilizzati, fondamentali per missioni di lunga durata.
La presentazione dei risultati, avvenuta presso il Museo Speleologico Franco Anelli a Castellana Grotte, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco, tra cui il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Sindaco di Castellana Grotte, Domi Ciliberti, il Presidente della società Grotte di Castellana srl, Serafino Ostuni, e gli ingegneri spaziali Tommaso Tonina e Andrea Rubino.
L’evento ha sottolineato non solo l’eccellenza scientifica del progetto, ma anche il suo potenziale per stimolare l’innovazione tecnologica e la collaborazione internazionale, aprendo nuove prospettive per la ricerca applicata e per la preparazione umana alle sfide del futuro.
L’utilizzo di un ambiente naturale complesso come le Grotte di Castellana ha offerto una piattaforma unica per studiare l’interazione tra l’uomo e un ambiente estremo, generando dati preziosi per la progettazione di sistemi di supporto vitale e per la valutazione degli effetti psicologici dell’isolamento prolungato.









